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22 Settembre

Oggi, ma nel 1991, a Napoli, in via Emanuele Gianturco 101, veniva rioccupato il centro sociale autogestito Officina 99 (nella foto), già preso per la prima volta il 1° maggio precedente. La sede, una officina per la rettifica dei motori abbandonata nel 1977, verrà acquistata dall'amministrazione municipale napoletana, per un milione e 200mila euro, il 19 agosto 2005, e destinata a uso sociale regolarizzandone la posizione giuridica. L'Officina 99 si faceva base della lotta contro quel che non andasse nelle istituzioni, contro l'uso delle droghe pesanti (e invece a favore di quelle leggere), contro lo strapotere delle multinazionali, contro il fascismo di ritorno in difesa dei valori resistenziali, più in generale si ergeva come portavoce del dissenso sociale, anche grazie alla frequenza di RadioLinea con sede all'interno del capannone. Diventerà un punto di riferimento antagonista, a livello nazionale e non solo in Campania, come già era accaduto per l'altrettanto noto centro sociale Leoncavallo a Milano. Primi a mettere piede nello stabile della zona industriale di Poggioreale, nel '91, erano stati i militanti del Collettivo comunista partenopeo, in gran parte fuoriusciti dall'associazione Risveglio Napoli. Nell'Officina 99, inoltre, nasceva il gruppo musicale rap 99 posse, capeggiato da Luca "O zulù" Persico, che nel 1993 includerà nell'album Curre curre guagliò l'omonimo brano, con la frase commemorativa «22/9/1991 un giorno come tanti, ma non certo per qualcuno», che verrà utilizzato, insieme alle altre tracce, dal regista Gabriele Salvatores come colonna sonora del film Sud.

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