#TODAY

23 Febbraio

Oggi, ma nel 1887, a Diano marina, si registrava l'epicentro del terremoto che distruggeva un'ingente parte della Liguria. Con una magnitudo di 6.5 gradi della scala Richter, pari a X della Mercalli, venivano colpiti 106 Comuni e si registravano 644 vittime. Il centro più danneggiato risultava Bajardo con 226 morti su 1.700 residenti: quasi tutti sepolti nel crollo della chiesa di San Nicolò. A seguire, nella tragica classifica, si collocava proprio Diano marina (nella foto, uno scorcio con i soccorritori tra le macerie) con 190 cadaveri: anche in quel caso, buona parte verranno rinvenuti tra i calcinacci e le travi della chiesa di Sant'Antonio abate che l'artista Lazzaro De Maestri aveva terminato d'affrescare proprio il giorno precedente. La scossa era stata avvertita fino a Montpellier, in Francia, a Basilea in Svizzera e a Sassari in Sardegna. Alassio era stata spazzata dal maremoto alzatosi come conseguenza del sisma e risulterà l'abitato maggiormente danneggiato dallo tsunami. I soccorsi verranno complessivamente coordinati dal generale dell'Esercito Maurizio Gerbaix de Sonnaz, senatore del regno, già aiutante di campo del re Vittorio Emanuele II di Savoia. Contribuiranno a far arrivare mezzi e uomini, con la loro influenza politica, anche i deputati Antonio Capoduro del collegio di Saronno e Vincenzo Massabò, eletto a Porto Maurizio, entrambi della sinistra storica. Il tenente dei carabinieri Vittorio Emanuele Ponci, giunto da Torino, meriterà una medaglia d'argento al valor militare proprio per l'opera prestata. I danni ammonteranno a 15 milioni di lire di allora.

@RIPRODUZIONE RISERVATA