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23 luglio

Oggi, ma nel 2003, a Santo Stefano a Macerata di Cascina di Pisa, veniva inaugurata la struttura (nella foto) necessaria a far partire il progetto scientifico internazionale "Virgo". Tecnicamente era un interferometro di Michelson con 2 bracci disposti a "L" lunghi 3 chilometri. Si trattava di un esperimento destinato alla "rivelazione" delle onde gravitazionali supervisionato da Enzo Iarocci, presidente dell'INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. La sperimentazione, messa a punto con esperti e fondi provenienti da Francia, Italia, Olanda, Polonia, Ungheria e Spagna, poteva contare su 280 persone tra fisici ed ingegneri. L'obiettivo era «sviluppare una nuova astronomia in cui l'universo venisse osservato con un messaggero, rappresentato dalle onde gravitazionali, diverso dalla più tradizionale radiazione elettromagnetica». Lo scopo verrà raggiunto nel 2015 anche grazie al lavoro congiunto con le due strutture analoghe denominate "Ligo" (di Hanford e Livingston negli USA) che riusciranno a far registrare il passaggio dell'onda gravitazionale contrassegnata come GW150914. Questo risultato varrà il Premio Nobel per la fisica 2017.