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24 Maggio

Oggi, ma nel 1924, a Milano, in piazza XXIV Maggio, l'ingegner Giunio Capè, uno dei pionieri delle costruzioni metalliche nel capoluogo lombardo, piantava la quercia rossa americana, specie arrivata in Italia nel 1895, per festeggiare il ritorno inaspettato del figlio Giuseppe, alpino, dato per morto nella prima guerra mondiale. L'albero che raggiungerà i 17 metri d'altezza del fusto e i 25 di diametro della chioma, diverrà il simbolo del monumento verde in memoria dei Caduti per la patria del primo conflitto planetario nel rione Ticinese-Lodovica, vicino alla Darsena, come scritto nella targa alla base della pianta. La Grande guerra era cominciata proprio il 24 maggio 1915: quel giorno, l'Italia era scesa sul campo di battaglia, dopo la primigenia scelta del neutralismo, a dieci mesi dall'apertura delle ostilità, schierandosi con la Triplice intesa, cioè al fianco di Francia, Gran Bretagna e Russia, dopo aver rotto il patto con la Triplice alleanza. Quello che veniva considerato il colpo d'avvio, di mortaio, era stato sparato dal forte Verena sull'Altopiano di Asiago ed era diretto contro la postazione austroungarica di Piana di Vezzena. L'albero, di proprietà dell'amministrazione municipale meneghina dopo la donazione della famiglia Capè, verrà molto danneggiato dal fortunale del 6 agosto 2017 e per questo dovrà essere impalcato con uno speciale esoscheletro d'acciaio (nella foto) a forma di "A" piramidale, dal costo di 200mila euro, che si aggiungerà a delle preesistenti stampelle utilizzate come protesi per sorreggere alcuni rami meno stabili. La quercia secolare era stata anche provocatoriamente utilizzata dall'artista Maurizio Cattelan per la sua discussa installazione dei tre bambini fantoccio impiccati il 5 maggio 2004.

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