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26 giugno

Oggi, ma nel 1950, all'incrocio Medau is Serafinis all'altezza di Flumentepido di Iglesias, lungo la strada statale 126, si ribaltava il camion che trasportava gli operai dell'Ente regionale per la lotta anti-anofelica in Sardegna. Morivano 16 dipendenti Erlaas mentre da Gonnesa si recavano sul posto di lavoro. Si occupavano di combattere, attraverso Ddt e Pireto, oltre a bonifiche idrauliche del territorio dell'isola, la zanzara scientificamente denominata "Anopheles Labranchiae", responsabile della trasmissione della malaria. L'ente speciale era stato istituito dall'Alto commissariato italiano per l'igiene e la sanità, antesignano del ministero della Salute, con fondi governativi e risorse provenienti dalla fondazione Rockfeller di New York in attuazione al piano Marshall. Era entrato in funzione, anche grazie al contributo del medico igienista Alberto Missiroli, il 12 aprile 1946 e cesserà di esistere il 31 dicembre 1950: quando verrà dichiarato eradicato il pericolo malarico. Le vittime dell'incidente erano: Eraldo Pani, Costantino Carboni, Mario Cauli, Luigi Cireddu, Luigi Cherchi, Fabio Cossu, Pietro Ena, Pietro Loru, Giorgio Ollasci, Mario Orru, Luigi Paea, Antonio Pinna, Giovanni Pispisa, Ofelio Saba, Pietro Rubiu e Aldo Zoncheddu. Il 13 maggio 1995, nel luogo della sciagura, il Rotary club di Iglesias farà installare il cippo commemorativo con i nomi dei caduti (nella foto), realizzato dallo scultore Stefano Cherchi, in sostituzione della lapide apposta nel 1951.