TODAY

27 giugno

Oggi, ma nel 2014, a Piombino, nel reparto di rianimazione dell'ospedale Villamarina, moriva per emorragia l'ex contadino di 87 anni Terside Miliani, originario di Campo nell'Elba, sull'isola d'Elba. Era stato ricoverato il 24 giugno per embolia polmonare dovuta a complicazioni successive all'operazione per installare un pacemaker cardiaco effettuata nell'ospedale di Pisa. Era la seconda vittima del caso di decessi sospetti presumibilmente dovuti a dosi extra cura prescritta di iniezioni di eparina sodica nel sangue. Morti in qualche modo riconducibili all'operato dell'infermiera professionale dell'ospedale di Piombino Fausta Bonino (nella foto), di 52 anni nel momento della scomparsa di Miliani. Il 19 aprile 2019 la Bonino verrà condannata in primo grado all'ergastolo per 4 decessi sospetti ritenuti omicidi. Ma verrà assolta per altri 6 pazienti passati a miglior vita. Inizialmente i degenti periti che destassero dubbi erano di più, tutti riconducibili al periodo tra settembre 2014 e lo stesso mese dell'anno successivo e tutti riguardanti persone non giovani. L'infermiera savonese si proclamerà innocente fin dall'arresto il 30 marzo 2016 e continuerà a ribadire la sua estraneità ai fatti. Bisognerà attendere gli altri due gradi di giudizio per avere la sentenza definitiva. Le vittime in ospedale, ricollegate al processo Bonino, erano, oltre a Miliani: Bruno Carletti, Franca Morganti, Mario Coppola, Angelo Ceccanti, Marco Fantozzi, Adriana Salti, Marise Bernardini, Lilia Mischi, Alfo Fiaschi, Elmo Sonetti e Enzo Peccianti.