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28 settembre

Oggi, ma nel 1980, a Roma, si concludeva l'esperienza del Cossiga II, il secondo governo guidato dal futuro presidente della Repubblica. Francesco Cossiga veniva beffato, almeno stando alla versione ufficiale, per il rigetto da parte del Parlamento della legge finanziaria per l'esercizio dell'anno in corso. La sua presidenza del Consiglio dei ministri era cominciata il 4 aprile precedente e la coalizione da lui capeggiata annoverava Dc, Psi, Pri. Complessivamente reggerà 197 giorni. Il 18 ottobre successivo un altro notabile democristiano, Arnaldo Forlani, verrà incaricato come successore del futuro picconatore. Ma la vera ragione, benché ufficiosa, della fine del Cossiga bis, era lo scandalo Cossiga-Donat Cattin. Quello inerente la presunta rivelazione, in violazione alla legge, da parte del sardo all'amico vicesegretario nazionale della Diccì, Carlo Donat Cattin, della posizione compromettente nei confronti della giustizia del figlio Marco Donat Cattin (nella foto in arresto), esponente di primo piano della formazione terroristica di estrema sinistra Prima linea e componente del gruppo di fuoco responsabile, tra l'altro, dell'omicidio del magistrato pescarese Emilio Alessandrini, assassinato a Milano il 29 gennaio 1979. Il presidente Cossiga, benché assolto, era stato "processato" dalla Commissione inquirente.