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3 Maggio

Oggi, ma nel 1991, a Taurianova, veniva ucciso il boss della santa, la nuova ndrangheta della Piana di Gioia Tauro, Giuseppe Grimaldi di 54 anni. Dopo essere stato crivellato di colpi veniva staccata dal cadavere a colpi di machete la testa, lanciata in aria e usata come tiro al bersaglio col fucile. Era la risposta per l'eliminazione del capo mandamento Rocco Zagari del giorno precedente mentre era dal barbiere. Il 26 giugno 2016 verrà arrestato nell'operazione Taurus, dai carabinieri di Reggio Calabria, nelle campagne di Molochio in Aspromonte (e poi condannato all'ergastolo), il killer Ernesto Fazzalari (nella foto), 46 anni, latitante dal 1996, ritenuto il principale responsabile della mattanza del Venerdì santo del '91 costato la vita anche a Giovanni Grimaldi, 59 anni, Pasquale Sorrento di 29, Rocco La Ficara, 36, Luigi Berlingeri, 25, Emilio Ietto, 32, e Leonardo Minzoturo di 20. Questi ultimi tre erano stati ammazzati a Lauretana di Borrello, a 30 chilometri da Taurianova dove erano stati accoppati gli altri. Tutti delitti commessi in modo macabro, come nel caso di Sorrento, raggiunto da 19 colpi di lupara, nell'ambito della faida (32 morti complessivamente in Calabria) tra 'ndrine rivali per il controllo territoriale del potere, legato soprattutto al traffico di droga, tra i clan Zagari-Viola e Asciutto-Neri.

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