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30 maggio

Oggi, ma nel 1894, a Viareggio, Clelia Merloni (nella foto in abito d'ordinanza), con la collaborazione di due amiche Elisa Pederzini e Giuseppina D'Ingenheim, fondava la congregazione delle suore del sacro cuore di Gesù. Per il suo impegno religioso, educativo ed assistenziale, nonché per un accadimento del 1957 riconosciuto come miracoloso dalla congregazione per le cause dei santi, verrà beatificata il 3 novembre 2018 nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma da Papa Francesco dopo che il 21 dicembre 2016 lo stesso pontefice le avesse già assegnato il titolo di venerabile. L'istituziine da lei fondata sarà presente attivamente in 14 nazioni con 1.200 sorelle complessivamente. Era nata a Forlì nel 1861, figlia di uno degli industriali del fiorente ramo Merloni, aveva studiato nell'istituto delle figlie di nostra Signora della purificazione a Savona. A Forlì il 14 agosto 1892 era entrata a far parte delle figlie di nostra Signora della neve, ma per gravi motivi di salute aveva dovuto lasciare l'organizzazione prima ancora di poter prendere i voti temporanei. Nel 1893, infatti, era stata colpita dalla tubercolosi e data per irrecuperabile. Dopo essersi un po' rimessa in forze si era trasferita a Genova dove aveva diretto un orfanotrofio e dove era successivamente entrata in contatto con la congrega delle figlie della divina provvidenza fondata da san Luigi Guanella prima di affrontare il viaggio per Viareggio il 24 aprile 1894. Nel 2018, a ridosso della cerimonia di beatificazione, nella ricognizione di rito della tomba, verrà con sorpresa trovato il corpo conservato perfettamente come nel momento del decesso, avvenuto nel 1930 nella Capitale, nonostante gli 88 anni trascorsi.