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30 Marzo

Oggi, ma nel 1938, a Genova, moriva il fisico Domenico Omodei, autore di importanti studi sull'energia idroelettrica, sulla resistenza elettrica dei materiali e soprattutto di ricerche sulle variazioni climatiche. Era nato a Tirano, in provincia di Sondrio, nel 1861, quando quella zona della Valtellina era tornata all'Italia solo nel 1859 dopo essere appartenuta al regno Lombardo-Veneto governato dall'Austria. Si era laureato in Fisica all'università di Pavia, nel 1883, ed era stato allievo del fisico Giovanni Cantoni, rettore di quell'ateneo tra 1852-1855 e 1880-1882, preside della facoltà di Fisica e Scienze naturali oltre che studioso di idrostatica. Omodei, dal 1883, subito dopo la laurea, aveva insegnato fisica nel liceo di Cagliari e, dal 1893 al 1923, sempre fisica, alla scuola navale di Genova. Nel 1899-1900, aveva fatto parte della spedizione al Polo Nord guidata da Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi, curando poi per l'editore della real casa, Hoepli di Milano, la relazione scientifica. Ugualmente aveva partecipato alla missione militare comandata dal duca degli Abruzzi alle sorgenti dell'Uebi Scebeli, tra Somalia italiana ed Etiopia, nel 1929 (nella foto, dell'archivio Edoardo Tischer di Saronno, parte del gruppo mentre guadava il fiume nel '29) e anche in quel caso aveva seguito la relazione scientifica, soprattutto sulle misurazioni atmosferiche effettuate dalle stazioni disseminate lungo il percorso. Pur non essendo nella carovana, si era ugualmente occupato dello studio delle analisi e delle misurazioni, annotate in altri due viaggi di esplorazione, del duca sabaudo: sul monte Ruwenzori, nel 1906, e sul K2, nel massiccio del Karakoram, nel 1909.

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