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7 Giugno

Oggi, ma nel 1914, ad Ancona, cominciava la settimana rossa, manifestazione di insurrezione popolare antimonarchica e antimilitarista che si protrarrà fino al 14 giugno toccando anche, dalle Marche, zone della Romagna e della Toscana. L'iniziativa, divampata come reazione forte all'uccisione, ad Ancona, lo stesso 7 giugno, da parte della pubblica sicurezza, di tre manifestanti, era stata in realtà già  organizzata, ma solo come segnale di dissenso civile, dal giornale degli anarchici anconetani, Volontà, con l'uscita del giorno precedente, il 6 giugno. Poi invece erano arrivate le tre vittime _ Antonio Casaccia, 28 anni, Attilio Giambrigoni, di 22, Nello Budini, 17 (nella foto, la cartolina commemorativa emessa per il 50° anniversario dell'eccidio, nel 1964) _colpite mortalmente dai proiettili sparati dagli agenti comandati dal commissario Vitaliano Mazza, anche se a sparare erano stati pure i carabinieri reali, dopo i classici tre squilli di avvertimento per disperdere la folla. I tre che trovarono la morte avevano appena terminato di ascoltare il comizio promosso dal socialista Benito Mussolini, dal repubblicano Pietro Nenni e dall'anarchico Enrico Malatesta come mossa polemica per disturbare le celebrazioni ufficiali della giornata dello statuto, in occasione della concessione, il 4 marzo 1848 a Torino, da parte dell'allora sovrano sabaudo Carlo Alberto. Al funerale dei tre malcapitati, il 9 giugno ad Ancona, parteciperanno 30mila persone e in città arriverà anche il sindacalista rivoluzionario Alceste de Ambris. Nel 1960, in via Torrioni, luogo nel quale avevano trovato la morte i tre giovani, verrà apposta una targa in loro ricordo.

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