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7 Luglio

Oggi, ma nel 1992, a Molfetta, in via Tattoli, all'uscita dal Municipio, l'impresario Cristoforo Brattoli, di 35 anni, per vendetta sparava all'inguine al sindaco Dc Gianni Carnicella, di 43,, che morirà in ospedale nella serata dello stesso giorno. La corsa in ambulanza e l'intervento chirurgico per ridurre l'emorragia, infatti, non lo salveranno perché il colpo di fucile a canne mozze gli aveva reciso l'arteria femorale destra facendogli perdere molto sangue. L'attacco del titolare della ditta di organizzazione spettacoli "Palcoscenici centro sud" era dovuto al diniego da parte del primo cittadino del permesso di utilizzare il campo sportivo del seminario regionale arcivescovile, con sede proprio a Molfetta, per il sabato 18 luglio successivo, alle 21, per ospitare il concerto di Nino D'Angelo. Brattoli, con precedenti penali per l'emissione di assegni a vuoto, da sette anni collaborava per l'allestimento di eventi ricreativi con l'amministrazione comunale. Verrà arrestato in giornata e poi condannato a 24 anni di carcere. Per l'esibizione del cantante napoletano aveva già fatto affiggere manifesti in tutta la città. Carnicella, sposato e padre di un tredicenne, era in carica da meno di due mesi, dopo l'elezione al Senato del suo predecessore Vincenzo Di Cosmo, e da due anni era anche segretario provinciale barese della Democrazia cristiana. Era anche stato assessore comunale al Sociale. Nel breve periodo trascorso dietro lo scranno più alto del Comune, aveva adottato una politica improntata sul rispetto ferreo della legalità, adottando anche scelte impopolari in una zona a elevata infiltrazione malavitosa. Gli verrà intitolata una via, nella quale anche una scuola statale primaria porterà il suo nome e il suo cognome, gli sarà dedicata la sala consiliare del Palazzo di città e all'esterno (foto), nel punto dell'agguato mortale, verrà posta una targa ricordo.

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