TODAY

9 settembre

Oggi, ma nel 1980, a Roma, nella pineta di Castel Fusano, Cristiano Fioravanti, Giuseppe Valerio "Giusva" Fioravanti, Francesca Mambro, Dario Mariani e Giorgio Vale, dei Nuclei armati rivoluzionari, uccidevano a colpi di pistola Francesco Mangiameli (nella foto, la segnaletica nel ritaglio del quotidiano l'Unità del 18 settembre 1980), insegnante di lettere alle scuole superiori, palermitano, di 30 anni, ex braccio destro dell'estremista nero Pierluigi Concutelli. Poi il cadavere zavorrato veniva gettato nel laghetto di Tor de Cenci, dove verrà recuperato dalle Forze dell'ordine l'11 settembre. La vittima, dal 1978, era un militante di primo piano di Terza posizione, dopo essere transitato per Lotta popolare. Aveva iniziato il suo percorso di destra nel Fuan a Palermo, poi era stato in Ordine nuovo e dal 1975 era stato il referente del Fronte nazionale per la Sicilia. Era stato assassinato nell'ambito del piano di regolamento di conti interno alla galassia eversiva neofascista e soprattutto era stato accusato di aver sottratto i soldi necessari ai Nar per organizzare e portare a termine l'evasione, dal carcere di Novara, di Concutelli finito in cella all'ergastolo come killer del giudice Vittorio Occorsio, fatto fuori a Roma il 10 luglio 1976.