Anche la mela diventa "rosa" nel mese della prevenzione

Quella di oggi è una mela rosa, per ricordare a tutte le donne che questo è il mese della prevenzione del tumore al seno. L'ottobre rosa della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, colora i monumenti delle nostre città e ci ricorda con un semplice nastrino rosa che la differenza si può fare. Si deve fare, nella vita di molte donne.

Quel nastro rosa appuntato sul bavero di una giacca dal taglio maschile o su un abitino da femme fatale, mi ha spinto più di una volta ad assolvere un dovere nei confronti di me stessa: quello di fermarmi per un istante e pensare alla mia salute, con un semplice controllo del seno. Un'ecografia (prima dei 40 anni, se in famiglia non ci sono casi di tumori di questo genere) o una mammografia (dopo i 40), possono salvarci la vita. E non starò qui a sbobinarvi la casistica, ma sappiate che è il big killer numero uno per le donne: solo in Italia ogni anno se ne ammalano 41 mila. Eppure è una malattia da cui si può guarire, se presa in tempo. E allora facciamoci un favore: usiamo qualche ora del nostro tempo per un controllo e per diffondere la percezione del mese rosa a quante più donne possibili.

Fortunatamente (anche se non si tratta di fortuna ma di prevenzione) negli ultimi anni la mortalità per cancro al seno è in costante diminuzione. Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging, sempre più precise e sofisticate, consentono oggi di individuare lesioni in fase iniziale, e in questi casi la probabilità di guarigione è di oltre il 90 per cento.

Il logo Lilt ricorderà alla popolazione che, durante tutto il mese di ottobre, i circa 400 punti prevenzione delle 106 sezioni provinciali Lilt, saranno a disposizione per visite senologiche e controlli diagnostici clinico-strumentali. Per conoscere giorni e orari di apertura dell’ambulatorio Lilt più vicino, si può chiamare il numero verde Sos Lilt 800/998877 o consultare il sito www.lilt.it. Sempre nel mese di ottobre, vedrete illuminati molti monumenti: una luce rosa che unirà idealmente tutte le donne, con edifici fontane piazze e monumenti illuminati di rosa a testimoniare che, grazie alla prevenzione, questa malattia tumorale si può e si deve vincere.

L'hanno vinta Gisella e Angela. Sono due delle donne che in questi anni di lavoro ho incontrato sulla mia strada. Sul bavero della giacca maschile di Gisella ho visto il nastrino rosa che mi spinse a fare il mio primo controllo tanti anni fa. La ricordo come una donna dallo spiccato senso dell'umorismo, con lunghi capelli raccolti in uno chignon che non bastava a castigarne la sensualità. Sull'abitino attillato di Angela ho incontrato di nuovo quel nastro rosa. Una fata in versione mignon, sicura sui suoi tacchi altissimi. Mi ha guardata con un'espressione ingenua e scostando i capelli ha mostrato il nastrino. “Scrivi di questo”, mi ha detto, “perché non vale la pena morire per disattenzione. Noi donne non possiamo permettercelo, è assurdo non fare i controlli”. Ha ragione Angela. Hanno ragione le mie amiche, che hanno combattuto o stanno combattendo contro questa malattia e che non si stancano di parlare e condividere la loro esperienza. Pensateci, lo fanno soprattutto per noi.

Twitter: @Melissa_Di_Sano