Il cicloturismo spinge verso un cambiamento di rotta. L’Abruzzo non può rimanere indietro

Vicenza FIAB 5,6,7-4-2013 (51)La sensazione che si è avuta a Vicenza, dove sabato scorso si è svolto un convegno internazionale sul Cicloturismo, organizzato dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) è che l’Europa e l’Italia stanno andando davvero verso nuove strade. E non alludiamo al cambio di marcia imposto dalla crisi economica e politica dell’Italia attuale. Parliamo della strada nel vero senso della parola. La strada della bici, diventata principale strumento di valorizzazione dei territori, in grado di prospettare nuove strategie di attrazione turistica e quindi di risollevare i destini dell’economia locale.


Vicenza FIAB 5,6,7-4-2013 (50)L’hanno capito benissimo la Germania, la Danimarca, l’Inghilterra, che hanno investito enormemente in questo settore. Ma ora, grazie alla domanda di origine soprattutto estera, si va diffondendo anche in Italia la domanda di un turismo che privilegia la scoperta dei territori con mezzi ecologici. La Fiab sta studiando una grande rete ciclabile nazionale, chiamata BICITALIA (a sua volta inserita in una grande rete europea), che disegnerà la rete nazionale di piste ciclabili e ciclovie (17.000 km, 17 ciclovie) dedicate ai turisti in bicicletta. In funzione di questo obiettivo, giunto già a buon punto, gli amministratori abruzzesi, in linea con la recente legge regionale per la promozione della mobilità ciclistica, sono chiamati a lavorare per cominciare ad avanzare da subito proposte di integrazione con la rete nazionale, in modo da aumentare la capacità di attrazione del territorio e l’affidabilità dell’ immagine di una regione da sempre riconosciuta come legata all’ambiente e alle sue risorse paesaggistiche. In altre parole, gli amministratori abruzzesi dovrebbero abbandonare le titubanze che bloccano progetti di rilevanza strategica per la nostra regione (vedi la pista ciclabile adriatica) ed hanno il dovere di adoperarsi al fine di inserire il nostro territorio in un piano strategico nazionale. Gli esperti di cicloturismo considerano la regione Abruzzo una di quelle più dotate di quelle caratteristiche geografiche, culturali ed enogastronomiche che attirano il crescente numero degli amanti dei viaggi in bicicletta. Non c’è alcuna ragione di attendere e bisogna dotare la nostra regione delle infrastrutture che la arricchiscano di maggiore attrazione per i turisti italiani e stranieri che scelgono modalità di spostamento diverse dalle auto.
La Fiab, rappresentata a livello locale da Pescarabici, è a disposizione di quanti volessero lavorare a questo progetto, che migliorerebbe non solo la capacità di attrazione turistica ma anche la vita dei residenti.
Laura Di Russo, FIAB Pescarabici