Il costo di un voto

Quanto costa un voto? Un importo in euro ben preciso per partiti e movimenti, che è possibile scoprire calcolando il rapporto tra le spese elettorali e le preferenze ottenute: i dati sono quelli dei bilanci di previsione presentati al Comune di Città Sant'Angelo dalle liste Responsabilità Comune, Insieme per Crescere e Movimento 5 Stelle. Ogni voto al dominatore delle ultime elezioni, il sindaco Gabriele Florindi (confermato con il 54%), è costato 8 € e 62 cent.  Il solo primo cittadino ha dichiarato 24.000 € di spese elettorali, la lista nel complesso 40.000 €. Un voto a Responsabilità Comune è costato poco meno, 6,86 € (5.000€ dichiarati da Roberto Ruggieri, 21.000€ totali dalla lista). Nonostante il ridotto numero di voti, il budget davvero esiguo impiegato dal Movimento 5 Stelle (1.945 €) ha comportato che i voti a Carlo Antonio Ciabarra siano quelli per i quali si è speso di meno: solo 2,19 €. Chi spende di più, evidentemente, comunica meglio le sue idee e vince: anche nel 2009 la classifica delle spese (Insieme per Crescere, 50.000 €, Con Graziano per Città Sant'Angelo, 30.000 €, Popolo della Libertà 10.000 €, La Città ai Cittadini 5000 €) coincideva con i risultati elettorali. In ogni caso parliamo di spese dichiarate e non effettive: mancano inoltre reali meccanismi di controllo sulla veridicità delle somme indicate. In proposito non mancano i fatti curiosi: una piccola polemica è nata intorno al centro destra di Montesilvano, dove NCD e Forza Italia hanno dichiarato solo 1.000 € a testa. In  lista con Fi c'era anche Manola Musa, candidato sindaco sconfitto nel 2012: all'epoca attaccò il suo avversario Attilio Di Mattia proprio sulle irrealistiche le spese elettorali dichiarate per la coalizione di centro sinistra (70.000 €). Ci sentiamo di darle ragione (Di Mattia ammise che quella cifra non teneva conto delle primarie, e che quindi andava quantomeno raddoppiata), ma nel contempo siamo convinti che il Popolo della Libertà a Montesilvano spese più dello schieramento avversario: panini con la porchetta e bibite gratis a ogni incontro elettorale - praticamente ogni sera - , feste al Palacongressi con buffet curato da uno dei grandi alberghi e area riservata ai celiaci, addirittura un camper pronto a raggiungere i cittadini interessati a prendere un caffé con Manola. Di Mattia in ogni caso sembra aver imparato la lezione: all'ultima tornata elettorale ha dichiarato appena 2.450 euro. (p.d.s.)