Il piccolo Simone Mercurio (foto tratta da www.ilsecoloxix.it)

TURNO DI NOTTE

Non contiamo sul salvadanaio di Simone

La prima buona azione del 2018 l’ha compiuta un bambino di 5 anni che si chiama Simone. Quando ha saputo che l’unica ambulanza che serve la Bassa Valle Scrivia in Piemonte era inutilizzabile dal 28 dicembre, Simone è corso in camera, ha preso il suo salvadanaio e ha annunciato a mamma Cristina e a papà Antonio che avrebbe portato i suoi risparmi ai vicini di casa: i volontari della Croce rossa di Castelnuovo Scrivia. «Simone è la nostra mascotte», ha detto Laura Solari, responsabile della Croce rossa della Bassa Valle Scrivia. «Il suo gesto semplice e spontaneo ha colpito tutti. Questo bimbo ci ha fatto tornare il sorriso in un momento difficile per noi volontari, speriamo che tanti altri cittadini seguano il suo esempio».

La storia di Simone e del suo salvadanaio sembrerebbe dirci che l’Italia di Garrone ha ormai sconfitto quella di Franti, per stare alla dicotomia buono-cattivo del libro Cuore. A guardarsi intorno, però, di Franti ce n’è ancora una bella cifra. Ma è giusto così. Le società libere hanno questo di bello: non costringono chi è cattivo d’animo a diventare buono. Solo le dittature confidano nell’eticità dei sudditi. Nelle democrazie sane i bambini che rompono il salvadanaio per pagare beni o servizi utili sono l’eccezione. E’ bene, per la libertà di tutti, che chi gestisce la cosa pubblica non conti su di loro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA