Ora spunta lo sciacallaggio seriale

Spero che non sia tutto vero quello che leggete  qui sotto e che emerge da una inchiesta della Procura di Pescara. Lo spero perché sarebbe come uccidere una seconda volta le 309 vittime del terremoto. Saremmo allo sciacallaggio seriale. Che tristezza!!!!!

"Settanta unità del Corpo forestale dello Stato dei Comandi Provinciali di Pescara e Perugia, sono impegnate nell’esecuzione di misure cautelari, disposte dal GIP del Tribunale di Pescara Dott. Gianluca SARANDREA, degli arresti domiciliari per 7 persone tra pubblici ufficiali, tecnici progettisti ed imprenditori nei Comuni di Bussi sul Tirino, Pescara, Popoli, Perugia, Gubbio ed Assisi, nonché del sequestro preventivo della somma di € 330.929,63 individuata come profitto del reato di corruzione. Le indagini, coordinate dal Procuratore Capo facente funzioni della Procura della Repubblica di Pescara, Dott.ssa Cristina TEDESCHINI e dai Sostituti Procuratori Dott.ssa Anna Rita MANTINI e Dott.ssa Mirvana DI SERIO, hanno preso il via dalle dichiarazioni rese da un imprenditore umbro aggiudicatario di tre appalti per la ricostruzione degli aggregati edilizi del Comune di Bussi sul Tirino per un valore pari ad € 8.000.000,00, a seguito una di richiesta, da parte del direttore dei lavori, di una tangente del 12 % del valore degli appalti (corrispondente a € 960.000,00), al fine di dividerla con altri tecnici coinvolti. Le successive indagini esperite dagli uomini del CFS, tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni presso le sedi abruzzesi e umbre delle società di costruzione, acquisizioni documentali presso gli Uffici Tecnici della Ricostruzione del Cratere Aquilano, e sommarie informazioni testimoniali, hanno disvelato l’esistenza di un piano (definito dagli stessi indagati, Piano Abruzzo) per gestire la ricostruzione privata degli edifici interessati dal sisma dell’aprile 2009 nei comuni di Bussi sul Tirino e Bugnara. Il sistema di basava sul previo accaparramento degli incarichi di progettazione degli aggregati edilizi del cratere, in maniera da acquisire una indebita posizione di sostanziale monopolio degli affidamenti dei lavori, e ciò per il tramite della corruzione di pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio (tecnici dei consorzi privati aventi diritto alla ricostruzione finanziata dallo Stato), costringendo le ditte ad erogare rilevanti somme di denaro per poter accedere al mercato degli appalti della ricostruzione, agevolati dalla totale contribuzione pubblica. Il buon esito dell’istruttoria per la richiesta del contributo veniva garantito dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico della Ricostruzione n. 5 del cratere aquilano che, come contropartita della vendita degli atti del proprio ufficio, otteneva la promessa della corresponsione di rilevanti somme di denaro (importi pari al 5% del valore degli appalti per un importo di circa euro 29.000.000,00) oltre alla corresponsione di utilità (quali lavori edili gratuiti presso un abitazione di proprietà, la disponibilità di un autovettura e l’assunzione di un familiare presso una ditta affidataria dei lavori). Le dichiarazioni di altro imprenditore umbro, che ha già presentato richiesta di patteggiamento della pena, disvelavano il distacco del predetto pubblico ufficiale presso l’Ufficio tecnico del comune di Bugnara (AQ), per tentare di turbare la gara pubblica per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di ricostruzione ex novo della scuola elementare e materna “V. Clemente”, ottenendo, come contropartita di atti contrari al suo ufficio, la somma di € 10.000,00 in contanti e la promessa di ulteriori € 130.000,00 da erogarsi in base ai vari SAL. Il personale del Corpo forestale dello Stato del Comando provinciale di L’Aquila, sta operando anche presso i due uffici per la ricostruzione in L’Aquila per sequestrare tutto il carteggio afferente a lavori di ricostruzione privata in cui compaiono le ditte interessate dall’indagine".