Perché i tedeschi non vogliono donare gli organi

Immagine da WikipediaGli irreprensibili tedeschi (dimentichiamo per un momento lo scandalo emissioni Volkswagen: speriamo non coinvolga altre aziende) sono da molti anni in difficoltà con le donazioni degli organi. La quota di donatori, mai andata oltre il 20%, è addirittura in calo. I tedeschi sono cattivi ed egoisti? La spiegazione è molto più semplice: contrariamente a quello che siamo portati a immaginare, la questione degli organi interessa poco e quindi in tutti i paesi c'è la tendenza a mantenere la scelta di default. In Germania diventa donatore chi compila un modulo per esserlo, in Austria bisogna compilare un modulo per NON donare gli organi. Tutto qui. I paesi con l'opzione di default "donatore" hanno cittadini "generosissimi", con punte superiori al 90% di donatori, e i paesi con l'opzione "non donatore" hanno cittadini "egoisti". In Italia c'era un disegno di legge (nel 1999) per rendere la donazione una scelta "involontaria", ma non è mai stato approvato. Il nostro paese è comunque ai primi posti tra i donatori in Europa anche perché, nel caso in cui non ci sia un consenso o dissenso espresso da parte del cittadino, i medici possono chiedere l'autorizzazione ai suoi familiari. Il passo successivo, appena adottato dal Comune di Città Sant'Angelo, sarà chiedere di scegliere ai cittadini maggiorenni al momento dell'emissione della carta d'identità. Trasformare tutti in donatori di default renderebbe tutto più semplice, ma si scontrerebbe con fantasticherie come la memoria cellulare (un'attrice francese è convinta di aver ereditato l'amore per il marito della donna da cui ha ricevuto il cuore). Suggestioni dannose, prive di significato scientifico ma con effetti purtroppo concreti quando c'è bisogno di un trapianto. (p.d.s.)