PALLA AL CENTRO

Piace il calcio-panettone: più presenze negli stadi

Anche la serie A è tornata a giocare durante le feste natalizie. Ha copiato la serie B che da anni, per volere dell’ex presidente Andrea Abodi, ha “riempito” le vacanze di fine anno con alcune giornate di campionato. E l’esperimento può dirsi riuscito perché la risposta del pubblico è stata positiva. Il calcio-panettone ha funzionato, dati alla mano. D’altronde, in Inghilterra è un’abitudine consolidata giocare durante le feste di fine anno. E il giorno di Santo Stefano la Premier League ha portato allo stadio 38.326 spettatori di media ogni partita. In Italia la serie A non ha raggiunto quei livelli, ma il dato è comunque soddisfacente. Il 29 e 30 dicembre scorsi la media degli spettatori presenti negli stadi di serie A è stata di 26.443 spettatori (il massimo a San Siro 61.852 per lo 0-0 tra Inter e Lazio). Superiore alla media delle prime 18 giornate di campionato, pari a 24.528 unità. Più in generale c’è un netto aumento di presenze in serie A. Il 10% in più che è servita a frenare l’emorragia di tifosi negli impianti sportivi degli ultimi anni. Il dato è presto spiegato con il “risveglio” delle milanesi che ha fatto da traino per l’intero movimento. La campagna acquisti roboante del Milan e l’entusiasmo rinato attorno all’Inter stanno facendo la differenza, riportando il grande pubblico a San Siro. Non a caso il dato più alto fatto registrare nella stagione 2017-2018, 78.328, riguarda Milan-Juventus dell’undicesima giornata. Durante le feste si è giocato anche in Coppa Italia e anche in questo caso i dati degli spettatori sono confortanti. Questo significa che la ventata di novità è piaciuta. Può essere perfezionata e resa ancora più appetibile per i tifosi. In Italia i commenti sono stati sostanzialmente positivi; dall’Inghilterra, invece, Pep Guardiola è stato deciso: “Giocare durante le feste è un disastro. Crescono i disagi e gli infortuni per i giocatori”, ha detto il tecnico del Manchester City che comanda la Premier League.

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