Tramonto di fuoco da Borgo Marfisi (Chieti) nella foto di @korialstrasz_sinister (da Instagram)

TURNO DI NOTTE

Quel tramonto ci ricorda che la natura esiste

Anche se stentiamo a crederlo, capita ancora che qualcuno alzi la testa dagli schermi di tablet e smartphone per guardare il cielo. E’ successo, domenica scorsa, per esempio, per ammirare un tramonto rosso fuoco. Il cielo si è incendiato con il sole che ha dato il meglio di sé quasi volesse festeggiare il ritorno a quell’ora a cui dà il nome. Lo abbiamo visto tutti. Tutti quelli che non resistono alla tentazione di guardare il mondo senza il filtro della sua rappresentazione. Quelli che, invece, non ce la fanno proprio a interrompere la loro dieta di natura digitale, il cielo multicolore l’hanno scoperto attraverso le foto postate sui social network. Sì, perché chi ha guardato in alto non ha resistito alla tentazione di fotografare quell’inaspettato spettacolo e di postarlo poi sulla piazza digitale in cui passiamo gran parte della vita. Ormai è quasi un riflesso pavloviano: notiamo qualcosa che ci piace e subito lo immortaliamo per condividerlo con gli altri. Così, domenica, per alcuni minuti, gli schermi dei nostri messali digitali si sono riempiti di un flusso quasi ininterrotto di cieli rossi, viola, aranci. Non c’è niente di male in tutto questo, sia chiaro. Soprattutto se quel film di immagini colorate serve a ricordarci che là fuori esiste ancora lo spettacolo della natura a nostra disposizione. Senza obbligo di registrazione e di pagamento.

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