Max Allegri allenatore della Juventus

PALLA AL CENTRO

Questa pazza serie A

La Juve torna a +4 sul Napoli, nel giro di una settimana si sono ribaltati umori e sensazioni nella corsa scudetto

Pazzo, che più pazzo non si può. Un campionato per cuori forti. Nel giro di una settimana si sono ribaltati umori e sensazioni nella corsa scudetto. Domenica sera il vento in poppa ce l’aveva il Napoli dopo il successo all’Allianz Stadium che l’aveva portato a meno uno dalla capolista Juventus. Sembrava tutto pronto per il sorpasso. Sembrava, perché, poi, non si è verificato. Anzi ieri notte la Juventus è andata a dormire con quattro punti in più dei partenopei e con la sensazione di aver rimesso le mani sul settimo scudetto di fila a tre giornate dalla fine. In mezzo un week end da sballo, ricco di emozioni e di polemiche. Quelle di San Siro con il rocambolesco Inter-Juventus 2-3. E quelle del Franchi dove il Napoli ha perso l’imbattibilità in trasferta dopo 30 partite. E’ accaduto che sabato sera la Sarri-band stava davvero assaporando il sorpasso quando l’Inter a quattro minuti dalla fine vinceva 2-1 sulla Juve. Che, però, nel finale ha ribaltato il risultato. E il giorno dopo gli azzurri sono scesi in campo scarichi. In dieci dopo pochi minuti per l’espulsione di Koulibaly e mai in partita, fatti a pezzi dal Cholito Simeone. Il derby d’Italia di sabato sera sarà ricordato per le polemiche su alcune decisioni arbitrali di Orsato; Fiorentina-Napoli, invece, per il crollo della squadra di Sarri dopo una settimana di festeggiamenti per via del colpo all’Allianz Stadium. A questo punto della stagione, dopo una corsa folle a suon di vittorie, le battistrada non ne hanno più a livello di energie psico-fisiche. Sono in debito di ossigeno, in riserva a livello mentale. E se mancano le forze ti innervosisci, perdi la bussola e le certezze. E non resta che aggrapparsi al carattere. Possibilmente, ai colpi dei campioni. La Juve ne ha e li sfrutta, il Napoli, invece, poggia le sue fortune sul collettivo. E se non è giornata accade che crolla (anche sul piano nervoso) dopo aver visto in tv la Juve ribaltare il risultato quando ormai sembrava spacciata. Può aver influito sul morale della squadra di Sarri. Ma comunque doveva vincere a Firenze e, invece, ha fatto scena muta. Ecco, la differenza sta nella gestione dei momenti difficili in cui la Juventus sta dimostrando di avere qualcosa in più, ammesso che non ci siano altre sorprese negli ultimi 270’.