Smog e bici: se non ora, quando

snog e biciPESCARA - Qualità dell'aria a Pescara: Pescarabici FIAB chiede infrastrutture dedicate alla bici e promozione all’uso delle due ruote

La realizzazione di una rete di piste e corsie ciclabili, ed in generale l'incremento significativo della componente modale (modal share) del traffico ciclistico devono rappresentare, per il Comune di Pescara,  gli obiettivi da perseguire nell’immediato, partendo già dal 2016. E’ quanto chiede con forza all’amministrazione comunale Fiab Pescarabici, l’associazione eco ambientalista più rappresentativa, in Abruzzo, dei ciclisti urbani.

995228632_traffico-ztlLe misure "ecologiche" messe in atto in questi giorni da vari Comuni italiani, compreso Pescara, per contrastare la diffusione sopra i limiti normativi delle polveri sottili, sono solo “pannicelli caldi”. Bisogna che l’amministrazione riesca a mettere in atto interventi permanenti in grado di cambiare in modo strutturale le modalità di spostamento nel contesto urbano. E gli interventi strutturali del nuovo scenario sono il trasporto collettivo, pubblico o privato che sia, e soprattutto gli spostamenti in bicicletta, strumento strategico per rispondere in tempi rapidi e diffusi, e immediatamente praticabili, alla necessità di ridurre subito le emissioni di inquinanti e di CO2.

Per questo, oltre alla realizzazione di nuove piste, corsie e percorsi ciclabili in città, Pescarabici Fiab chiede all’amministrazione comunale l’avvio immediato di alcune misure di promozione e di incentivo all’uso della bicicletta, come:

  1. pm10il rafforzamento della struttura degli apparati interni comunali dedicati alla mobilità,
  2. la redazione del BICIPLAN;
  3. la costituzione di un ufficio bici per la progettazione e l'implementazione delle piste e corsie ciclabili per il loro monitoraggio e la loro manutenzione;
  4. il sostegno di progetti come Bicibus e Pedibus per gli alunni delle scuole elementari e medie;
  5. la previsione di incentivi economici per chi si reca al lavoro in bicicletta;
  6. l'implementazione dell'attività formativa dei diversi operatori;
  7. la definizione di fondi strutturali dedicati alla mobilità sostenibile;
  8. la nomina del Mobility manager;
  9. l'attuazione di un piano di deterrenza al furto bici, già approvato in consiglio;
  10. la realizzazione di ciclo stazioni e l'implementazione di stalli per le bici;
  11. una intensa attività di promozione della mobilità ciclistica;
  12. un arredo adeguato per la viabilità ciclistica;,
  13. la realizzazione di indagini di mercato sul gradimento dell'uso della bici;
  14. l'installazioni di stazioni conta ciclisti,
  15. convegnistica dedicata alla mobilità ciclistica e forum permanenti,
  16. adesioni a circuiti nazionali/europei nella formula di gemellaggi, scambi di esperienze, collaborazioni con enti di fuori regione ecc.

Sono queste le  azioni strutturali che auspichiamo con urgenza perché ora più di ieri – anzi, adesso – la città ha bisogno di una mobilità urbana alternativa all’altezza delle emergenze. Solo cambiando comportamenti e abitudini si riuscirà a prendere coscienza della svolta epocale che stiamo vivendo.