La vipera dell'Orsini

ALTITUDINI

Vipera dell'Orsini, rettile protetto come il Panda

Con l’arrivo della primavera cominciano ad arrivare fotografie della piccola Vipera dell’Orsini. La Vipera ursinii non è solo una specie protetta ma è anche classificata come " in via di estinzione" dall'International Union for Conservation of Nature (Iucn), proprio come il Panda Gigante o la Tigre siberiana.

La vipera dell'Orsini

È presente in alcune aree dell'Appennino centrale e in particolare nei nostri Parchi Abruzzesi. Si tratta di un piccolo rettile lungo al massimo 50 cm con capacità di movimento molto limitate. Quando sferra un attacco, riesce a muoversi soltanto di pochissimi centimetri ed è incapace di sollevarsi dal terreno. Una robusta scarpa da trekking è impenetrabile ai suoi denti, dunque la possibilità di essere morsi è molto remota e legata a disattenzione. Nonostante questa scarsissima pericolosità la piccola vipera è oggetto di persecuzione e questo aumenta la fragilità della specie. Finito il tempo di latenza invernale, al rialzo delle temperature, i rettili si risvegliano e inizia il periodo di accoppiamento. Quando sostate in montagna, evitate di scegliere zone pietrose esposte al sole, i rettili sono “animali a sangue freddo” , ectotermi, cioè la loro temperatura corporea dipende dall’ambiente esterno e dunque durante le prime ore del mattino le troverete anche sui sentieri se questi sono sassosi ed esposti a meridione. In ogni caso è bene far rumore, sono animali molto timorosi e scappano. Sugli Appennini vive anche la Vipera aspis (Vipera aspis), più grande e molto più pericolosa. Il suo ambiente è a quote meno elevate, ma non è da escludere la sua presenza anche in ambienti dove è possibile trovare anche la Vipera dell'Orsini. Non spostate sassi e indossate calzature adatte: scarpe da trekking e calzettoni. Impariamo la prudenza e il rispetto per la montagna e per le specie animali e vegetali che vivono lassù.

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