cupello verso il voto

A sinistra c’è anche Silvestri D’Amico al Pd: sono pronto

CUPELLO. Il centrosinistra corre diviso alle elezioni amministrative di maggio. Mentre il Pd si accinge ad individuare il proprio candidato sindaco con lo strumento delle primarie (sono state...

CUPELLO. Il centrosinistra corre diviso alle elezioni amministrative di maggio. Mentre il Pd si accinge ad individuare il proprio candidato sindaco con lo strumento delle primarie (sono state indette per domenica 9 marzo), Rifondazione comunista, associazioni e Comitati civici puntano su Andres Silvestri, 46 anni, avvocato. Silvestri, che ha alle spalle un’esperienza amministrativa come assessore nella giunta dell’ex sindaco Panfilo Di Silvio, sarà a capo della lista civica “Cupello bene comune”, appoggiata, oltre che da militanti ed attivisti del Prc, da Fare Ambiente, Osservatorio antimafia e Avanguardia giovanile. La candidatura di Silvestri si aggiunge a quella di Silvio Forgione, alla guida dei comunisti.

Se a sinistra i giochi sono fatti e nel centrodestra la scelta è ricaduta su Manuele Marocovecchio, non c’è nulla di scontato nel Partito democratico che ha deciso di scegliere il proprio candidato sindaco ricorrendo alle primarie. È la prima volta che il Pd di Cupello si cimenta con uno strumento di democrazia ampiamente collaudato altrove, ma che non ha trovato condivisione nel resto del centrosinistra. Due sono i competitor: Giuliano Tambelli, assessore comunale uscente, e Camillo D’Amico, capogruppo consiliare in Provincia. Quest’ultimo, che non ha mai fatto mistero di volersi candidare per la Regione, dopo aver criticato il percorso scelto dalla sezione del Pd, sembra determinato a giocare l’importante partita. «La mia unica ambizione è diventare sindaco di Cupello», sostiene, «altre avventure non sono in programma e spero che il mio partito, anche rispetto al sostegno da esperire in questa campagna per le primarie, tenga conto dell’appartenenza, della militanza e del servizio da me prestato con chiarezza in questi anni. La nota che ho inviato ai vertici provinciali e regionali per chiedere una postazione nella lista per le elezioni regionali non era riferita alla mia persona, ma a qualsiasi altro componente altrettanto autorevole e rappresentativo». (a.b.)

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