Addio a Mario Faraone, maestro di sport e di vita per i giovani 

È morto ieri a 82 anni l’ex professore di educazione fisica Aveva formato tantissime generazioni di sportivi teatini

CHIETI. Maestro di sport e anche di vita. È così che in tanti ricordano Mario Faraone, morto ieri a 82 anni mentre era ricoverato nella clinica ex Villa Pini, a seguito delle conseguenze di un intervento cardiaco dal quale non si era ripreso. Diplomato Isef alla Farnesina, Faraone si è dedicato al mondo dello sport a 360 gradi. Era maestro di nuoto, di sci, di ginnastica e indimenticato insegnante di educazione fisica a scuola.
In via Masci, a Madonna del Freddo, con Vittorio Quaglietta e Antonino Sorrentino, aveva aperto la piscina Swimming Club, dove erano passate tante generazioni di giovani nuotatori teatini. Tanti nomi noti, che avevano vinto coppe e riconoscimenti. Come Felice Ruscetta, campione regionale sui 1.500, Stefano De Vito, che eccelleva nello stile a farfalla, Stefania De Deo, campionessa di dorso, l’attuale assessore comunale Mario Colantonio, che aveva riportato successi nei campionati giovanili dei 100 stile, e ancora l’avvocato Mario Aloè e molti altri.
Tra i tanti nuotatori che aveva allenato nella sua piscina c’era anche suo nipote, il consigliere comunale Alessandro Marzoli, poi diventato giocatore di basket, ma fino ai 15 anni cresciuto in piscina con lo zio Mario. E per lui, come d’altronde per gli altri, è stata una crescita in tutti i sensi. «Perché lui era un educatore nel senso vero del termine. E utilizzava lo sport come mezzo per educare i giovani», ricorda il consigliere comunale affranto. «Era un mito. Una di quelle persone che immagini giovani per sempre. Seguirlo significava crescere con principi e valori saldi. Ti educava allo spirito di sacrificio e ti cresceva con quel rigore caratteriale che gli era proprio, dietro al quale, però, c’era anche tantissima umanità». Faraone ha cresciuto generazioni di sportivi teatini. Non solo nella piscina di via Masci, che alla fine diventò la sua casa, ma anche sugli sci e soprattutto nelle aule delle scuole.
Ha insegnato per tanti anni al liceo scientifico Filippo Masci e anche in altre scuole teatine. Il maestro di sci Eugenio Di Francesco lo ha conosciuto al Galiani. Lui era l’allievo e Faraone il professore di educazione fisica. Gli ha lasciato un’impronta indelebile. «È stata una persona straordinaria», ricorda Di Francesco, «molto vicino ai suoi allievi e molto legato alla sua città. Per la quale ha fatto tanto, aiutando a crescere i suoi giovani, e dalla quale ha ricevuto troppo poco. Lo devo a lui se ho conquistato il primato provinciale studentesco di lancio del disco, ancora oggi imbattuto. Ma anche al di là dello sport, sento di dovergli tanto». (a.i.)
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