Il sit-in contro l'avvio dei lavori di Megalò 2 (foto di Michele Camiscia)

CHIETI SCALO

Al via Megalò 2, ma l'azienda frena dopo la protesta

Sit-in all'apertura del cantiere del centro commerciale. Politici, Regione e Comune al fianco del "no" degli ambientalisti. Denuncia in Procura. E l'azienda precisa: dobbiamo solo pulire l'area

CHIETI. Partono i lavori per la realizzazione del nuovo parco commerciale di Megalò 2 e parte anche la protesta. In concomitanza con l’apertura del cantiere, è stato organizzato un presidio contro la realizzazione dell’opera. Hanno partecipato associazioni ambientaliste, di commercianti e culturali. Hanno aderito anche rappresentanti politici di tutti gli schieramenti. La protesta non ha bloccato le ruspe, ma i manifestanti hanno ribadito il loro doppio no alla ulteriore cementificazione sulla riva del fiume Pescara e alla grande distribuzione, accusata di distruggere il tessuto economico-sociale della città.

La giornata piuttosto movimentata un effetto lo ha comunque avuto. Nel pomeriggio l'ingegnere Domenico Merlino, tecnico incaricato della progettazione e direzione dei lavori da parte della Sile srl, ha diffuso una nota in cui frena su quanto aveva invece dichiarato nei giorni scorsi. Nella nota infatti si legge che "Sile Costruzioni srl è in attesa dei doverosi provvedimenti da parte degli Enti preposti conseguenti al completamento dei lavori delle opere della messa in sicurezza di sua competenza". E che "attualmente sono in corso le attività relative esclusivamente alla pulizia dell’area ed al ripristino delle recinzioni". Non sarebbero dunque partiti i lavori di edificazione, ma di ripulitura dell'area.

L'apertura del cantiere per la realizzazione di Megalò 2 (foto di Michele Camiscia)

IL COMUNE DI CHIETI: «Si impone un fermo di qualsiasi attività, in attesa di verificare le reali condizioni in cui la Sile si sta muovendo. L'amministrazione comunale, in questo momento così difficile per il sistema produttivo, è al fianco dei commercianti che non possono essere lasciati soli di fronte all'insediamento di un nuovo mostro commerciale». Lo dice l'assessore al Commercio e alle attività produttive del Comune di Chieti Carla Di Biase, che ha partecipato al presidio di protesta contro Megalò 2. Di Biase auspica un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati e chiede che «la stessa solerzia dedicata alle questioni pescaresi da parte del presidente della Regione Luciano D'Alfonso venga applicata anche a quelle teatine, facendosi portatore degli interessi del nostro capoluogo nel tavolo tecnico che verrà convocato dal Comune di Cepagatti nei prossimi giorni, il cui ufficio tecnico ha richiesto il rinvio della documentazione necessaria per la ripresa dei lavori e la riattivazione del titolo riabilitativo».

L'area di Chieti scalo dove sarà realizzato il centro commerciale (foto di Michele Camiscia)

LA REGIONE: «La posizione della Regione Abruzzo sulla vicenda del Megalò 2 è sempre stata chiara: il Comitato Via già nel marzo scorso ha giudicato improcedibile la richiesta di modifica del progetto e ha prescritto come obbligatoria, prima dell'avvio di qualsivoglia attività realizzativa, la verifica dell'efficacia delle opere di messa in sicurezza a fini idraulici». Così in una nota l'assessore regionale al Bilancio, Silvio Paolucci, rivelando di aver segnalato alla procura della Repubblica di Chieti «alcune anomalie riscontrate nella documentazione presentata dall'azienda costruttrice. Non permetteremo che si evitino le procedure previste dall' ordinamento e soprattutto diciamo No alla decadenza ambientale, alla diffusione di situazioni di pericolo e alla rovina ulteriore del commercio della zona».

PROTESTA IN MUTANDE. «Preannuncio», fa sapere in una nota il direttore regionale della Confcommercio Celso Cioni, «che sono pronto a sdraiarmi sotto le ruspe in mutande per far comprendere a tutti gli abruzzesi ed alle istituzioni competenti che questo ulteriore scempio urbanistico ambientale e socioeconomico non s’ha da fare a nessun costo a danno del territorio e dell'economia abruzzese».