Amianto nella scuola «Vogliamo la bonifica» 

Insegnanti e genitori dal sindaco: mettete a norma l’edificio 

CHIETI. Arrivano in Comune fortemente preoccupati. Temono che la scuola dei loro figli, un piccolo gioiello in fatto di educazione dei più piccoli, possa non riaprire più. Sono i genitori dei piccoli allievi della primaria di via Bosio, una scuola che insegnati e genitori hanno voluto fortemente, che utilizza metodi educativi all’avanguardia, che ha avviato progetti innovativi (il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze è nato lì), ma dove hanno anche improvvisamente scoperto che i loro figli, le maestre e tutto il personale scolastico camminano sull’amianto. Circa un terzo del materiale con cui è stata realizzata la pavimentazione è fatta di fibre di amianto. D’altronde la scuola è stata realizzata nel 1983 e allora il cosiddetto linoleum con fibre di pericolosissimo amianto veniva ancora utilizzato normalmente.
L’amministrazione comunale, non appena è venuta a sapere dal consiglio d’istituto del problema amianto, si è subito attivata, promettendo la rimozione della pavimentazione di linoleum nel corso dell’estate. Ma i genitori non si sono fidati. E così ieri mattina il dirigente dell’istituto comprensivo numero 4, di cui la scuola fa parte, Ettore D’Orazio, alcune maestre, tra cui Maria Antonietta Ciarciaglini, l’ex maestra Carmela Caiani e molti genitori si sono presentati in Comune.
Sono stati ricevuti dal sindaco Umberto Di Primio e dagli assessori comunali ai Lavori pubblici e all’Istruzione, Raffaele Di Felice e Giuseppe Giampietro. L’incontro si è svolto nella stanza del sindaco ed è stato rigorosamente a porte chiuse. La delegazione ne è uscita con la promessa che i lavori si faranno nel corso dell’estate e che, dunque, la scuola non chiuderà. Il Comune è rimasto sulla propria linea: ovvero nessun intervento tampone (come verniciature per impedire la polverizzazione dell’amianto), che hanno il pregio di costare poco ma che durano anche poco nel tempo. Via libera, invece, alla ristrutturazione della pavimentazione da avviare il prima possibile. Anche perché la pavimentazione è già rotta in un punto, sebbene la scuola si sia data immediatamente da fare per coprire l’area con attenzione ed evitare che il materiale che contiene amianto si volatilizzasse diventando pericoloso. Certo non sarà facile programmare un tipo di intervento straordinario come quello di cui ha bisogno il plesso di via Bosio, ma sindaco e assessori hanno assicurato che faranno di tutto per riconsegnare una scuola con un pavimento nuovo alla ripresa delle lezioni a settembre. Magari potrebbe verificarsi uno slittamento del rientro tra i banchi, ma quello che importa, agli occhi di insegnanti e genitori, è che la scuola non venga smembrata, che le classi non vengano trasferite in altri plessi. Perché a quel punto si rischia seriamente che la piccola scuola all’avanguardia non riapra più le sue porte.
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