Annullate le multe Ztl: «Orari illegibili»

Il giudice di pace dà ragione a un’automobilista sanzionata 11 volte: la segnaletica non è a distanza adeguata

LANCIANO. È passata nelle zone a traffico limitato quando non doveva ed è stata multata 11 volte. Ma adesso il giudice di pace annulla le sanzioni perché «la segnaletica stradale atta ad avvertire dell’ingresso in Ztl e gli orari della stessa non erano idonei». Insomma: cartelli non leggibili e impossibilità di fare manovra per evitare l’ingresso. È una sentenza destinata ad aprire una lunghissima serie di ricorsi quella emessa nei giorni scorsi del giudice di pace di Lanciano, Angela Calderoni. Il magistrato ha accolto il ricorso di una cittadina straniera, rappresentata dall’avvocato Quirino Ciccocioppo, contro il Comune per aver ricevuto multe per essere entrata in zone a traffico limitato senza autorizzazione. La donna è in possesso di un pass Ztl, quello di Lancianovecchia, e credeva fosse valido anche per gli altri accessi del centro storico. Per questo alcune volte è passata, senza farsi problemi, in via Dell’Asilo e ai Funai quando le strade erano chiuse al traffico. Quando ha ricevuto la prima multa, ha capito che non era così e si è fermata. Ma nel giro di pochi giorni gliene sono state recapitate altre 10 per un totale di 1.034 euro da pagare al Comune. La donna ha presentato ricorso per farle annullare. Il Comune si è opposto sostenendo che «i varchi sono regolarmente segnalati anche da un semaforo (ora rimosso perché illegale)». Ma il giudice ha dato ragione all’automobilista. «Il cartello indicante il divieto di accesso a transitare in zona Ztl», scrive il giudice nella sentenza, «non risulta posto a distanza adeguata da permettere agli automobilisti di percepire il divieto e porre in essere manovre adeguate ad evitare l’ingresso: l’automobilista non è posto nella condizione di tornare indietro». Il codice della strada stabilisce delle regole per l’apposizione della segnaletica, come ad esempio quella che recita che lo spazio minimo di avvistamento del segnale deve essere di almeno 80 metri, sia di notte che giorno.
«Nel caso affrontato il cartello è posizionato a ridosso della Ztl, non rispettando lo spazio degli 80 metri», riporta il giudice che ha accolto le tesi dell’avvocato Ciccocioppo, «e l’automobilista pur adottando la diligenza del caso, non ha avuto la possibilità di percepire il cartello ed il suo significato». Le prime tre multe sono state annullate. «È stato già discusso un altro ricorso per altre 8 multe», dice l’avvocato Ciccocioppo, «essendo uguali alle prime si presume che vengano annullate anche queste». Problemi di segnaletica ma anche di comunicazione. L’avvocato nel ricorso ha anche fatto notare che «la donna aveva un pass per Lancianovecchia, dicitura non regolare perché il Comune deve rilasciare permessi in cui sono indicate le vie dove c’è la Ztl, non i quartieri. La signora, straniera, con la dicitura Lancianovecchia ha inteso tutte le strade del centro storico, ecco perché è passata anche nel Borgo». Insomma segnali non a norma, diciture non regolari, Ztl non digerita da molti. Ieri intanto sono scaduti i vecchi pass: per il rinnovo i residenti dei due rioni devono sborsare 32 euro in marche da bollo.
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