Umberto Ranieri, artista di Paglieta ucciso a Roma tre mesi fa

ROMA

Artista di Paglieta ucciso perché disse "non sporcate": fermato un 18enne / VIDEO

Dopo tre mesi di indagini i carabinieri della Compagna Casilina ricostruiscono l'accaduto. E i sospetti ricadono su un18enne di origini tunisine, la svolta nelle indagini dai video delle telecamere

ROMA. L'artista di 55 anni di Paglieta, Umberto Ranieri, morto a marzo dopo che era stato aggredito con un pugno al volto in largo Preneste, sarebbe stato colpito al culmine di una discussione nata perché aveva chiesto a un gruppo di giovani di non sporcare mentre mangiavano. È quanto emerso dalle indagini dei carabinieri che hanno fermato per l'omicidio un 18enne di origine tunisina.

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Per gli investigatori il giovane è l'autore materiale del pugno in pieno volto all'artista. A fermare il giovane, un 18enne di origini tunisine, i carabinieri della Compagnia Casilina.

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Artista di Paglieta ucciso a Roma, le immagini che hanno dato una svolta alle indagini
I video delle telecamere la sera del delitto e che sono state esaminate dai carabinieri

LE INDAGINI E LA SVOLTA. L’attività investigativa coordinata dalla Procura , caratterizzata dai pochi elementi indiziari acquisiti dalle testimonianze, si è basata principalmente: sulla analisi dei filmati di 30 telecamere di circuiti di videosorveglianza installati nei pressi del luogo in cui si è verificato il delitto e sui mezzi pubblici in transito negli orari compatibili con quello in cui si è verificato l’evento; sullo studio di oltre 70.000 regestrazioni di telefonate e sms vari, registrati da diversi ponti ripetitori installati in diversi punti della capitale; su una approfondita analisi di "social media intelligence". Il complesso metodo investigativo ha consentito di concentrare l’attenzione dei carabinieri della Compagnia Casilina nei confronti di un gruppo, costituito dall’indagato, dalla fidanzata di origini kossovare e da un’amica di quest’ultima di origini romene.