Assenteista per il videopoker, dipendente comunale a processo a Lanciano

Timbra il cartellino ma viene scoperto dal sindaco davanti alle macchinette. Il difensore: è diabetico, era uscito per un calo glicemico, ma è anche ludopatico

LANCIANO. Anche il secondo dipendente comunale sorpreso dal sindaco Mario Pupillo fuori dal suo ufficio dopo aver timbrato l’ingresso a lavoro, finisce a processo con l’accusa di truffa aggravata dall’essersi procurato un ingiusto profitto pari alla retribuzione per il servizio non svolto. Il giudice Marina Valente ha fissato il processo nei confronti di G.D., 58 anni, in servizio alle attività produttive, per il 16 giugno 2015. È il secondo caso dei 5 dipendenti assenteisti comunali, denunciati dal primo cittadino e approdato nelle aule del tribunale frentano.

Per l’accusa, sostenuta in aula dal sostituto procuratore Rosaria Vecchi, il dipendente il 2 gennaio 2014 sarebbe stato sorpreso dal sindaco Pupillo alle 15,50, in un orario in cui sarebbe dovuto essere in ufficio a giocare alle macchinette mangiasoldi in una tabaccheria di fronte a Palazzo di Città. Il dipendente aveva timbrato il cartellino alle 14,59 per il rientro pomeridiano del giovedì, che va dalle 15 alle 18, poi era uscito per gli impegni personali e comunque senza aver timbrato l’uscita da lavoro. Da qui l’accusa di truffa ai danni del Comune. L’uomo si sarebbe procurato un ingiusto profitto, pari alla retribuzione per l’ora di servizio, inducendo in errore il Comune sulla regolarità della sua presenza in ufficio.

«La situazione è un po’ diversa», spiega il difensore dell’uomo, l’avvocato Filippo Paolini, «come è emerso già in alcune udienze fatte per la causa di lavoro in corso seguente alla sospensione per 6 mesi subita dal dipendente. L’uomo era uscito per comprare le caramelle. Diabetico, aveva avuto un calo di glicemia. Aveva chiesto ai colleghi se avessero delle caramelle, dei dolci, ma non avendoli, gli avevano consigliato di uscire e comprarle nella tabaccheria di fronte il Comune. Una volta dentro la tabaccheria, essendo ludopatico, nell’attesa di prendere le caramelle, non ha resistito a giocare alle macchiette. Pochi minuti».

Nel momento in cui giocava sarebbe entrato il sindaco Pupillo. Che accertata la mancata timbratura di uscita e non credendo al calo glicemico, ha avviato il provvedimento disciplinare verso l’uomo. «Che poi è stato accompagnato dal 118 in ospedale», precisa Paolini, «perché stava davvero male».

Teresa Di Rocco

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