Atessa, 263 licenziamenti. Honeywell non torna indietro

Il ministero dello Sviluppo esprime "disappunto" e annuncia che scriverà alla multinazionale. La Regione propone la formazione per gli operai rimasti

ATESSA. Dramma licenziamenti alla Honeywell di Atessa. La direzione aziendale della multinazionale americana  ha confermato a Roma i licenziamenti, comunicati con lettere fatte partire lo scorso 8 giugno, nello stabilimento di Atessa. Sono 263. Il ministero dello Sviluppo Economico (Mise), che ha espresso disappunto, ha annunciato che scriverà alla capogruppo americana Honeywell per chiedere il ritiro del provvedimento e la copertura economica e contributiva dei due mesi scoperti, a partire dal 2 aprile scorso, per la mancata approvazione della Cigs. Lo si apprende da fonti sindacali.

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Appena arriverà la risposta dalla Honeywell il Mise riconvocherà il tavolo negoziale, che vede impegnati anche i sindacati Cgil, Fim e Uilm. Da parte sua, la Regione Abruzzo ha proposto l'utilizzo di fondi europei per la formazione dei 235 dipendenti rimasti legata alla prevista e auspicata reindustrializzazione dello stabilimento abruzzese, produttore di turbo compressori diesel.