Atessa, passa il bilancio e Cicchitti blinda la giunta

Il centrodestra si ricompatta ma aumenta il peso politico di Forza Italia Il Mau di Borrelli abbandona l’aula e convoca i cittadini in piazza oggi alle 19

ATESSA. Alla fine la maggioranza ha rimesso insieme i suoi pezzi: Melania Milanese è rientrata tra i ranghi, l’equilibrio di bilancio è passato, Forza Italia appoggia il sindaco Nicola Cicchitti, la linea politica del cosiddetto “patto generazionale”, tra una frangia di Fi e una del Pd, non ha fatto breccia, l’opposizione del Mau ha abbandonato l’aula per protesta. Questa la sintesi del consiglio comunale che alcuni avevano ipotizzato di epilogo per Cicchitti.

La crisi era stata innescata dalle dimissioni da assessore e consigliere di Marco Cicchitti (Udc) ma ha avuto la detonazione con le dimissioni, definite irrevocabili, di Melania Milanese (Fi) da assessore. Al posto di Marco Cicchitti è subentrato in consiglio Giovanni Staniscia (Fi) che ha fatto così spostare gli equilibri verso questo partito che ad Atessa fa capo all’ex assessore regionale Luigi De Fanis. Il sindaco ha rimesso insieme la giunta riuscendo a tirare nuovamente dentro la Milanese, dando un assessorato a Luigi D’Amelio e riconfermando Gilberto Testa, entrambi forzisti. A questo punto il diktat è stato: non facciano scherzi i giovani che bramano di aver un posto al sole. A essere sacrificato è stato Antonello Scarinci, ex assessore defenestrato da Cicchitti ai primi di luglio.

Ci va giù pesante Giulio Borrelli, del Mau: «Abbiamo abbandonato l’aula per protesta, di fronte a comportamenti arroganti, sfidando gli assessori ed ex assessori “malpancisti” a uscire allo scoperto nel caso avessero avuto qualcosa da dire. Ma gli scontenti di Fi hanno messo la coda tra le gambe e si sono allineati a De Fanis, il quale ha detto che, finché ci sarà lui, Fi non farà mai venir meno il sostegno a Cicchitti. I “giovani” (Scarinci, Milanese, Testa, ndc) hanno fatto la figura dei dilettanti allo sbaraglio».

Per completare la giunta Cicchitti adesso deve aggiungere un’altra donna, così come vuole la nuova legge, che dovrà essere esterna perché in consiglio non ce ne sono più. «È evidente che l’andirivieni di assessori, lo scaricabarile, il marasma, messo in luce da questi mesi di crisi, non sono le fibrillazioni di un “normale rimpasto” di metà mandato. Le vicende di questi mesi» continua Borrelli «portano a galla le contraddizioni di quest’amministrazione. Non pensano che sia meglio tornare alle urne?». Di questi e altri argomenti si discute oggi alle 19 in piazza Benedetti dove il Mau incontra i cittadini.

Matteo Del Nobile

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