Atessa, sequestrati 72 chili di pesce dalla provenienza sconosciuta

Controlli nelle pescherie degli uomini dell'ufficio marittimo di Vasto: un commerciante multato di 1.500 euro, il servizio Igiene della Asl manda al macero il pesce senza tracciabilità

ATESSA. Settantadue chili di pesce, per un valore di poco inferiore ai 900 euro e privo di qualsiasi documentazione ai fini della tracciabilità, è stato sequestrato in una pescheria ad Atessa (Chieti) a seguito dei controlli eseguiti dagli uomini dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto. La successiva ispezione effettuata dal personale veterinario del Servizio Igiene e Alimenti dell'Asl 02 Abruzzo ha giudicato il pesce sequestrato non idoneo al consumo umano destinandolo al macero. «Questa operazione - spiega il comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo, tenente di vascello Cosimo Rotolo - si inserisce nell'attività di controllo della filiera della pesca, dal mare alla tavola, che il Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera svolge quotidianamente per garantire ai consumatori finali prodotti di qualità e dall'origine certa e sicura». Al titolare della pescheria è stata comminata anche una sanzione amministrativa da 1.500 euro.