Atessa: Sevel realizza il sogno del posto fisso per 169 precari 

 La fabbrica del furgone Ducato stabilizza una parte dei dipendenti assunti con contratti di somministrazione

ATESSA. Da un contratto con un termine e una scadenza precisi, al sogno di un posto di lavoro a tempo indeterminato nella più grande fabbrica d’Abruzzo, traino dell’automotive regionale e nazionale. Sono 169 i lavoratori Sevel che ieri hanno visto modificata la loro posizione lavorativa, da precari a dipendenti a tutti gli effetti. In gergo si chiama stabilizzazione, richiesta questa che era partita da lontano e che i sindacati hanno chiesto a gran voce in questi mesi, forti dei risultati produttivi ottenuti ormai da qualche anno a questa parte nella fabbrica dei record e del fatto che anche grazie ai 400 precari Sevel ha potuto festeggiare centinaia di migliaia di furgoni commerciali venduti in tutta Europa. Nell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio con le rappresentanze sindacali aziendali (rsa) e la direzione, Sevel ha ribadito l’andamento positivo dello stabilimento confermando l’annuncio fatto alcuni mesi fa del prosieguo del rapporto societario con gli storici partner del gruppo Psa (Peugeot-Citroen), l’arrivo di 53 nuovi dipendenti (contratti a termine) per permettere ai dipendenti la fruizione delle ferie a scorrimento e, in ultimo, la proroga di 169 contratti interinali che avranno contratto a tempo indeterminato.
Il criterio scelto è quello dell’anzianità di servizio.  «Esprimiamo parere positivo», afferma la rsa Fim, «riconoscendo che diverse delocalizzazioni hanno portato ad un impoverimento del nostro territorio a vantaggio di Romania e Slovacchia e che solo la Sevel attualmente riesce a dare risposte concrete sull’occupazione locale. A parere nostro questo non è un punto di arrivo, ma di partenza: l’obiettivo è cercare di stabilizzare tutti i ragazzi somministrati». In Sevel lavorano circa 6.430 dipendenti, di cui 6.000 con contratto a tempo indeterminato e 430 con contratti di somministrazione. In aggiunta, sono presenti ben 400 trasfertisti provenienti soprattutto dagli stabilimenti Fca Melfi e Pomigliano. «Salutiamo con soddisfazione queste stabilizzazioni», dichiara la rsa Uilm, «riteniamo che ci siano le condizioni per effettuare altre assunzioni considerando sia i volumi produttivi record degli anni precedenti».
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