Avvisi luminosi per la Ztl L’appalto è da rifare 

I pannelli a led della ditta vincitrice incompatibili col software delle telecamere Il Comune contesta l’azienda. Paolucci: «Questa giunta procede per tentativi»

LANCIANO. Niente pannelli a led ai varchi delle zone a traffico limitato. Quelli della ditta che si era aggiudicata l’appalto non sono compatibili con il software delle telecamere. La dicitura luminosa “varco attivo” e “varco non attivo” attesa da tanti, poiché deve aiutare gli automobilisti a districarsi con gli orari delle Ztl dei quartieri Lancianovecchio e Borgo, resta per ora una chimera. La gara per l’acquisto di sette pannelli a led da sistemare ai varchi della Ztl è stata aggiudicata il 20 luglio scorso alla ditta Sfhera srl di Brescia per 14.945 euro.
Finalmente, si era detto, arriva l’aiuto sperato per gli automobilisti alle prese con segnali Ztl non leggibili, non visibili da almeno 80 metri, come più volte sottolineato dalle sentenze dei giudici di pace che hanno annullato circa 200 multe l’anno scorso proprio per questi motivi. I pannelli, poi, andrebbero a sostituire i semafori rimossi a febbraio dopo essere stati giudicati abusivi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti perché non previsti dal codice della strada. Peccato che i pannelli a messaggio variabile della ditta che ha vinto l’appalto non sono idonei: il loro software non è compatibile con quello delle telecamere. Difformità di sistemi che il Comune ha notato dopo l’aggiudicazione. «Il sistema Ceyeclops 2.0 autorizzato dal ministero dei Trasporti per la gestione delle telecamere delle Ztl (il dispositivo legge le targhe delle auto caricate nel sistema e stabilisce se l’ingresso nella Ztl è consentito o meno, ndc) è diverso da quello dei pannelli», spiega l’ingegnere Stefano Rastelli, dirigente dei lavori pubblici, «sono discordanti. Dovevano invece integrarsi perché è la telecamera a “dire” al pannello scrivi “varco attivo” o “non attivo”. Il pannello deve avere il via libera dalla telecamera. Ma con sistemi diversi non possono dialogare. Abbiamo subito scritto alla ditta aggiudicatrice che doveva adeguare il software, ma ci ha risposto ora che non ha i protocolli per integrarsi con il Ceyeclops 2.0 della Bridge. Nell’appalto era prevista la consegna di pannelli adeguati. Per tutelarci abbiamo già fatto una contestazione alla ditta. Ora stiamo valutando con l’avvocatura cosa fare, se revocare l’aggiudicazione e far scorrere la graduatoria oppure rifare la gara». In ogni caso i pannelli non saranno montati a breve. «Ho chiesto l’accesso agli atti», dice Tonia Paolucci, capogruppo in consiglio di Libertà in Azione, «riguardanti questa gara, in cui non mi pare fossero definite le caratteristiche tecniche dei pannelli. Ho chiesto spiegazioni e nessuno ha risposto. Analizzerò le carte di un avviso pubblico sospeso, rifatto, aggiudicato a luglio e che potrebbe essere di nuovo cestinato. Bisogna bloccare questa Ztl e non continuare ad andare avanti per tentativi, per giunta costosi».
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