estrazione di gas dal lago 

Bomba, mobilitazione contro Cmi Energia

BOMBA. «Non c’è più tempo per iniziative sporadiche o solitarie, per atti e proteste sterili o per iniziative propagandistiche. I cittadini chiedono una risposta politica forte ed inequivocabile per...

BOMBA. «Non c’è più tempo per iniziative sporadiche o solitarie, per atti e proteste sterili o per iniziative propagandistiche. I cittadini chiedono una risposta politica forte ed inequivocabile per scongiurare la realizzazione di un progetto che comporta solo rischi per il territorio e alcun beneficio». È una nuova “chiamata alle armi” dei cittadini di Bomba e del Sangro contro il secondo tentativo di sfruttare il giacimento di gas vicino al lago. Dopo aver scongiurato le mire della Forest, adesso è la Cmi Energia a riproporre il progetto. E, dopo una prima bocciatura, il ministero dell’Ambiente ha riaperto le procedure per la Valutazione di impatto ambientale e chiesto nuove integrazioni alla multinazionale americana. Per questo è stata convocata per domani (alle 17 nella sala del Museo etnografico di Bomba) un’assemblea pubblica dal comitato di cittadini “Gestione partecipata del territorio” e dalle associazioni Legambiente e Wwf. «Durante l’assemblea», spiegano gli organizzatori Massimo Colonna, Giuseppe Di Marco e Luciano Di Tizio, «saranno formulate proposte per iniziative politiche congiunte Regione, Provincia e Comuni interessati, indispensabili a garantire un iter amministrativo privo di interferenze e giochetti, finalizzate a bloccare per la seconda volta questo sciagurato progetto». All’assemblea sono invitati gli amministratori, il presidente della Provincia Mario Pupillo e il governatore Luciano D’Alfonso. La Regione ha chiesto al ministero dello Sviluppo economico di annullare il permesso di ricerca “Monte Pallano” e dichiarare improcedibile l’istanza di concessione “Colle Santo" e i relativi procedimenti autorizzativi in corso sul lago di Bomba. (s.so.)
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