l’idea del cantante comico acetino

Bucchianico fa da sfondo ad un videogioco in dialetto

BUCCHIANICO. Torna sotto le luci della ribalta il cantante comico dialettale abruzzese Acetino, che questa volta punta sui video games e propone ai suoi affezionati fan un gioco virtuale ambientato...

BUCCHIANICO. Torna sotto le luci della ribalta il cantante comico dialettale abruzzese Acetino, che questa volta punta sui video games e propone ai suoi affezionati fan un gioco virtuale ambientato proprio nel suo paese nativo: Bucchianico. Il gioco è il primo in assoluto a essere in dialetto abruzzese e fra un paio di mesi sarà reperibile online sui dispositivi mobili.

«Per me aver realizzato un video games su Bucchianico è un sogno che si avvera», commenta il comico bucchianichese, classe 1978. Andrea Acetino, fonico di mestiere, da anni si fa spazio nel mondo dell’arte della risata proponendo doppiaggi di dischi e film ma anche canzoni inedite come la prima su uno dei piatti forti della nostra regione: “Le rustell”. Ora, alla risata, Acetino ha coniugato il gioco e il popolo degli internauti sembra aver gradito: nelle prime due settimane in cui la demo del gioco è stata pubblicata sulla sua pagina (www.acetino.com), infatti, ha registrato circa 600 giocatori e più di 4mila “mi piace” sulla sua pagina Facebook. «L’obiettivo del gioco è quello di recuperare un calice d’oro che è stato rubato al Santuario San Camillo De Lellis», spiega l’autore che ha impiegato tre mesi di duro lavoro per progettare tutta la grafica e caricare il tutto su apposite multipiattaforme per la creazione di videogiochi 3D, «il gioco è ambientato nel centro storico, si parte da piazza San Camillo De Lellis per poi entrare nel palazzaccio». Già, il palazzo Caracciolo, l’ecomostro che domina la vallata dallo storico colle, che negli anni ’70 ha preso il posto del castello medievale per inseguire il sogno mai realizzato di creare posti di lavoro con una struttura sanitaria, mai portata a termine, che da decenni è chiusa al pubblico e attualmente funge da ricettacolo per topi e immondizia. «Il palazzo è stato riproposto quasi fedelmente alla realtà e al suo interno si dovranno superare diversi ostacoli, come evitare zombie, che naturalmente parleranno in dialetto abruzzese, prima di potervi uscire e scoprire un altro luogo non molto conosciuto dagli stessi bucchianichesi: i cunicoli sotterranei sotto piazza San Camillo, che si racconta siano stati usati come nascondigli durante le guerre passate».

Fantasia e realtà si sposano senza tralasciare un altro ingrediente molto importante, quello della risata. «Sarà possibile interagire con personaggi che dialogheranno in lingua dialettale», racconta ancora Acetino, «per diverse figure mi sono ispirato a persone reali che sono conosciute e caratteristiche della comunità paesana e rivestono nel gioco un ruolo chiave visto che a loro spetta fornire gli indizi per risolvere il caso».

Debora Zappacosta

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