Burgo, tavolo dal prefetto per la ripresa

Convocato da De Marinis, il vertice potrebbe saltare per l’assenza dei sindacati confederali

CHIETI. La Burgo ha dato la propria disponibilità a partecipare al tavolo prefettizio, convocato per venerdì pomeriggio alle 15.30. La notizia viene confermata dalla segreteria del Prefetto Fulvio Rocco De Marinis e aggiunge una nota importante all’appuntamento convocato per fare un punto su questa vertenza, che tiene in sospeso il futuro di 133 lavoratori un tempo impiegati nell’ex cartiera. All’incontro hanno difficoltà a partecipare, invece, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, stando a quanto confermano sia Antonio Cardo, segretario provinciale della Uil, che Carmine Torricella di Slc-Cgil e Lucio Petrongolo di Fistel-Cisl. «Purtroppo c’è la concomitanza di impegni confederali inderogabili», dice Cardo, «chiederemo al Prefetto di riaggiornare l’incontro. Ad ogni modo è importante che in questi tavoli si lavori per agevolare l’iter di quei progetti, come Area o In.Te. che nascono per creare futuro occupazionale anche per gli ex Burgo». L’appuntamento in Prefettura è stato chiesto dal comitato dei lavoratori ex Burgo, forte di una petizione a tal proposito firmata da circa 700 teatini e promossa con l’Assemblea permanente di Chieti. Un incontro prefettizio, allargato ai parlamentari teatini, era comunque stato richiesto dal consiglio comunale in una riunione di dicembre. Alla riunione di venerdì il prefetto Fulvio Rocco de Marinis ha invitato il presidente della Regione Gianni Chiodi, gli assessori regionali alle politiche del lavoro e attività produttive, Paolo Gatti e Alfredo Castiglione, il presidente della IV commissione consiliare permanente del consiglio regionale, Nicola Argirò, il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio, il sindaco Umberto Di Primio, il presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera, l'amministratore delegato di Burgo Group, Girolamo Marchi, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, e il rappresentante del cominato dei lavoratori, Domenico Menna. «E’ importante che intervenga anche la Burgo», commenta Menna, «potrebbe venire incontro ai lavoratori, per esempio, garantendo ricollocazione temporanea in altri suoi stabilimenti, in attesa che parta In.Te.» Domenico Merlino, ingegnere che ha progettato In.Te. conferma l'intervento al meeting prefettizio anche del consorzio, che ha di recente rinnovato i propri vertici, nominando presidente, al posto di Giulio Trevisan, l’imprenditore Edgardo Corti, a capo di un’azienda di impianti antincendio. «L’incontro di venerdì», dice Merlino, «è importante. Sia la Burgo che la Regione potrebbero chiarire cosa possono fare per dare un impulso alla concretizzazione del progetto di rivitalizzazione produttiva dell’area. La prima, a esempio, pensare a uno sconto da praticare sul costo dei terreni, la seconda mettere in campo incentivi o interventi a sgravare le imprese degli oneri di urbanizzazione».(s.b.)

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