Buzzelli, nuove indagini sullo schianto mortale 

La Procura chiede approfondimenti sull’incidente tra la moto e un fuoristrada Il 21 agosto a Ortona una cerimonia per ricordare il medico stimato da tutti

VASTO. È trascorso quasi un mese dalla morte, all’età di 66 anni, di Roberto Buzzelli, primario del reparto di otorino dell’ospedale San Pio coinvolto in un incidente stradale. Un trauma devastante per familiari e amici. Il 21 agosto prossimo, Buzzelli sarà ricordato in una cerimonia funebre ad Ortona, sua città natale.
L’inchiesta sull’incidente mortale è in mano al procuratore capo di Vasto, Giampiero Di Florio. Il magistrato ha incontrato l’avvocato Elisa Pastorelli, legale che con il collega Nicola Montani di Pescara rappresenta la famiglia del medico. E il procuratore ha disposto un approfondimento di indagini.
L’anziana di 85 anni che, alla guida di un fuoristrada Opel Frontera con griglia di protezione anticinghiali, è finita contro la moto guidata da Buzzelli risulta indagata per omicidio stradale. I mezzi sono ancora sotto sequestro e la Procura vuole acquisire ulteriori dati tecnici. Nel fascicolo è finita anche la cartella clinica del medico all’interno della quale è raccontato il calvario di Buzzelli – nativo di Ortona e a lungo residente a Pescara prima di trasferirsi a Vasto – dal primo soccorso fino al decesso all’ospedale Santissima Annunziata di Chieti.
L’incidente è avvenuto il 19 luglio scorso all’incrocio tra via Madonna dell’asilo e via Valloncello. Durante le 48 ore successive, i medici dell’ospedale di Chieti hanno sottoposto il primario a diversi interventi per salvagli la vita. Ma il 21 luglio Buzzelli è morto. Due giorni dopo, è stata eseguita una virtual tac sul corpo del medico e le immagini radiologiche tridimensionali hanno confermato la morte per sofferenza degli organi straziati a causa dell’impatto con la Opel Frontera.
Gli accertamenti sul luogo dell’incidente hanno permesso ai vigili urbani di ricostruire una prima ipotesi della dinamica dello scontro. Dopo l’incidente, la pensionata era apparsa sobria e lucida ma gli avvocati della famiglia lamentano l’assenza dei risultati dell’alcoltest. Sulla 85enne pende l’ipotesi omicidio stradale colposo, secondo le norme introdotte nel marzo 2016. Ipotesi che in base al codice della strada prevede in caso di violazioni, una pena che va da due a 7 anni di reclusione.
Parenti, amici e colleghi di Roberto Buzzelli non si rassegnano e chiedono giustizia: «È auspicabile che il dolore silenzioso dei familiari», dice l’avvocato Pastorelli, «di tutta la comunità civile ,dei colleghi e di tutti i sanitari possa essere di monito all’amministrazione comunale affinché ci sia maggiore attenzione alla segnaletica e ad un riordino del traffico cittadino. La zona in cui il dottor Roberto Buzzelli ha perso la vita merita di essere modificata e attenzionata. È una strada particolarmente trafficata e percorsa anche da tanti studenti. È assurdo perdere la vita mentre percorri una strada del centro a moderata velocità. Anche questo non permette una rassegnazione al tragico epilogo».