Caccia al baby rapinatore con la pistola 

Irrompe nella tabaccheria di viale Amendola e pretende i soldi, ma il titolare reagisce: «Ho preso un tagliacarte ed è scappato»

CHIETI. «Ero da solo dentro la tabaccheria. Stavo leggendo il giornale quando, all’improvviso, è arrivato un ragazzo. Mi ha mostrato una pistola infilata nei pantaloni e ha urlato: “Cassa, soldi”. Ma io non gliel’ho dati». Ha reagito Donato Malandra, 73 anni, titolare del negozio di viale Amendola: con un tagliacarte ha messo in fuga il baby rapinatore. È successo mercoledì pomeriggio nella strada del centro di Chieti, di fronte alla clinica Spatocco. Lo storico tabaccaio è finito nel mirino di un giovane bandito, forse addirittura minorenne, incappucciato e con gli occhiali da sole. Ora la polizia gli dà la caccia: dettagli utili potrebbero arrivare dalle telecamere della zona. Di certo, non si tratta di un professionista.
All’indomani del tentato colpo a mano armata, Malandra accetta di raccontare il suo pomeriggio di tensione. Prima, però, fa una premessa: «Ho aperto l’attività nel 1970: in tanti anni ho subito diversi furti, ma mai una rapina». Erano da poco passate le 16 quando il balordo ha fatto irruzione. «È stata una cosa velocissima», dice il tabaccaio. «Stavo sfogliando il giornale e mi trovavo dietro al bancone, vicino alla macchinetta del Lotto. Quando quel giovane è entrato, mi ha detto subito che dovevo dargli i soldi. Mi ha fatto vedere anche la pistola alzandosi la felpa: secondo me, era un’arma giocattolo. Fatto sta che, in un primo momento, ho risposto: “Va bene, aspetta un secondo”. In realtà, come mi sono avvicinato alla cassa, non ho preso le banconote ma un tagliacarte. Quando il rapinatore lo ha visto, è scappato a gambe levate. Sono una persona pacifica, ma ho reagito senza pensarci un attimo. Mi sono difeso d’istinto». A quel punto Malandra ha telefonato al 113, ma il balordo ha fatto perdere le tracce nel giro di pochi secondi fuggendo in direzione delle scalette di via della Liberazione. In viale Amendola si è precipitata una volante della polizia. Gli agenti hanno avviato le ricerche e raccolto le testimonianze. Tra queste c’è quella di una signora che, già qualche minuto prima della tentata rapina, aveva notato il ragazzo con la felpa blu davanti alla fermata dell’autobus: guardava insistentemente dentro la tabaccheria, probabilmente in attesa che il titolare restasse solo, ma la donna non ha dato peso alla cosa. Il sistema di videosorveglianza del bar a poca distanza ha ripreso il giovane, in strada, negli istanti precedenti all’irruzione: aveva già il cappuccio in testa e portava gli occhiali da sole scuri. Adesso gli uomini della squadra mobile indagano per dare un nome a quel volto.
La reazione di Malandra, che ieri è andato a lavoro come ogni giorno, ricorda quella di Amedeo Lamonaca, tabaccaio di via Sciucchi, la strada senza uscita a due passi da corso Marrucino: un anno e mezzo fa, aveva impugnato un bastone e messo in fuga un rapinatore armato di pistola.