Cade in una buca e porta in giudizio l'Ater

Donna in ospedale: la zona pericolosa in via De Gasperi non era segnalata

VASTO. Cade rovinosamente a terra, a causa di una profonda buca, e cita in giudizio l'Ater ritenendola responsabile delle lesioni subite in seguito all'incidente e quindi tenuta al risarcimento dei danni. E' finito sulla scrivania del giudice di pace di Vasto l'atto di citazione presentato da una vedova sessantenne di origini siciliane ma residente in città, assegnataria di un alloggio popolare in via Alcide De Gasperi, nel popoloso quartiere San Paolo. 

La donna, difesa e rappresentata dall'avvocato Nicola Chieffo, ha chiesto la condanna dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale di Lanciano, perché in qualità di proprietaria della palazzina e dell'area antistante, avrebbe omesso sia di rimuovere la situazione di pericolo esistente all'altezza del cancello d'ingresso del piazzale, sia di segnalarne la presenza.  I fatti risalgono al 27 agosto 2009.

La signora stava rientrando nella sua abitazione quando, all'altezza del cancello principale, si imbattè in una profonda buca sul manto stradale, non visibile in quanto ricoperta da terriccio e non segnalata. A causa della rovinosa caduta la vedova riportò delle lesioni che resero necessario l'intervento del 118. 

Trasportata al pronto soccorso dell'ospedale San Pio, le venivano riscontrati un trauma cranio facciale con frattura di ossa nasali e ferita lacero contusa del naso, ematomi ed escoriazioni alle ginocchia.  Subito dopo veniva disposto il ricovero nel reparto di Neurologia dove la donna rimase fino al 1º settembre. «In seguito alla gravità delle lesioni riportate la mia assistita si vide costretta a seguire un lungo periodo di cure», fa presente l'avvocato Chieffo, «ancora oggi risente dei postumi invalidanti di natura permanente conseguenti al sinistro, postumi quantificabili nella misura del 3 per cento». 

L'udienza davanti al giudice di pace è in programma il 3 novembre prossimo. L'avvocato Chieffo, che nell'atto di citazione ha indicato anche i testi da sentire, chiede la condanna dell'Ater al risarcimento dei danni, quantificati in 4mila euro. (a.b.)

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