Canoni acqua e rifiuti: 20 su 100 non pagano 

Il recupero dell’evasione locale al primo posto nell’attività di Teateservizi Il sindaco Di Primio: «Il Comune bloccato per anni dalla poca liquidità»

CHIETI. La lotta è su un fronte unico: il recupero dell’evasione delle tasse. Ma agendo con due braccia: una muove gli interventi nella fase di accertamento e l’altra quella della riscossione coattiva. Perché le somme da recuperare sono altissime: livelli di evasione più elevata, infatti, si registrano nel pagamento del canone dell’acqua (25% circa) e della Tari (20% circa), la tassa rifiuti. Certo, la riscossione coattiva è stata potenziata nell’ultimo anno: ha registrato, infatti, un volume d’entrata pari a 1,1 milioni di euro contro i 645mila euro del 2015 e 370mila del 2014, pari a circa il 25% degli importi ingiunti. Un dato, questo, significativo se lo si confronta con quello di Equitalia che è pari a circa il 3% nel primo anno di emissione e al 20% dopo un decennio. Ma l’evasione in città è a livelli non indifferenti. Un solo dato per tornare alla Tari: circa 4mila utenti dei 25mila che usufruiscono del servizio, non hanno pagato la tassa nell’ultimo anno. Il che significa 1,5-2 milioni di risorse in meno per il Comune. In una parola: liquidità ridotta al lumicino per un ente che per anni ha avuto il bilancio ingessato anche per via dello sforamento del Patto di stabilità.
Il ruolo di Teateservizi. Della gestione delle entrate si occupa Teateservizi, società a capitale pubblico con socio unico il Comune. Le entrate gestite sono quelle tributarie (Imu, Tari, Tosap) ed extra-tributarie (canone idrico, asili nido, trasporto scolastico, mensa scolastica e altro). «L’elemento che caratterizza la società», spiega Antonio Barbone, direttore generale, «è da ricercarsi nella gestione della banca dati dei contribuenti che consente il monitoraggio puntuale delle entrate e di effettuare un’efficace azione di accertamento dell’evasione fiscale. La banca dati dei contribuenti, se correttamente gestita e manutenuta, consente all’ente una chiara e corretta programmazione finanziaria delle entrate, garantendo servizi efficienti e funzionali, nel rispetto della trasparenza delle attività svolte e favorendo il diretto contatto con il cittadino». Entro il 15 giugno, sarà in linea il nuovo sito internet della Teateservizi che permetterà di trovare velocemente risposte ai dubbi, sottoporre quesiti allo sportello virtuale, prenotare un appuntamento ed effettuare pagamenti online.
Le entrate riscosse. Nel 2016 il volume ammonta a circa 37 milioni di euro così suddivisi: Tari 9,5 milioni di euro, Imu 19 milioni, canone idrico 5,7 milioni, Tosap 750mila; mensa, trasporto e asili nido 900 mila; altre entrate 1,2 milioni (tra canoni non ricognitori, oneri di urbanizzazione, lampade votive e canoni alloggi). L’azione su cui è maggiormente concentrata l’attività della società è proprio il recupero dell’evasione sia nella fase di accertamento e sia nella riscossione coattiva. L’obiettivo su cui si sta concentrando l’attività della società è la riduzione del lasso di tempo tra la scadenza del debito e l’azione di recupero. Minore è questo intervallo maggiore sono le probabilità di riscuotere la somma prevista. Il recupero dell’evasione si riverbera, poi, sul gettito della “fase volontaria” che, di conseguenza potrà portare - una volta che si andrà a regime - anche a una diminuzione della pressione fiscale.
La questione liquidità. «È il problema di fondo che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi anni di amministrazione del Comune», commenta il sindaco Umberto Di Primio, «e che ha bloccato le attività dell’ente. La nostra riscossione non è stata al passo con la macchina amministrativa e questo ha avuto ripercussioni sulle cose da fare. Adesso siamo stati “riabilitati” con il Patto di stabilità e i bilanci approvati di recente testimoniano il buon lavoro fatto negli ultimi tempi. La nuova sfida è stanare del tutto gli evasori».
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