Case popolari, i tubi delle fogne all’aperto 

Atessa, la denuncia di Fioriti: «Condutture accanto alle finestre, odore insopportabile con il caldo»

ATESSA. «Non è possibile essere circondati da tubi di fogne, non distanti dalle finestre, che sicuramente non emanano profumi di rose e viole». Carmine Fioriti, consigliere comunale di Progetto Atessa, torna a interessarsi delle case popolari di via Ianico. Questa volta il dito è puntato contro le condutture degli scarichi fognari che non sono interrati. I tubi delle acque nere sono lì presenti, da alcuni anni quando furono collocati in modo «momentaneo e transitorio». «Questa situazione», sostiene Fioriti, «con l’aumento elevato delle temperature di questi giorni sta facendo diventare invivibili gli alloggi. Gli inquilini non ne possono più e io sono stato costretto a sollecitare, per la terza volta, l’Ater a sistemare definitivamente le palazzine». Fioriti aveva segnato un anno fa le condizioni delle palazzine Ater di via Ianico: piccole crepe, pavimenti di accesso ammalorato, allagamento delle cantine e adesso le “fogne aeree”. Lo stesso consigliere, non avendo ricevuto risposta all’accesso agli atti della società, al fine di meglio rappresentare la legittima preoccupazione degli abitanti delle palazzine, ha presentato ricorso al difensore civico abruzzese per mancata risposta, poiché, per effetto della legge 241 del 1990, «essendo il richiedente consigliere di minoranza del gruppo in intestazione, portatore di interessi diffusi che, peraltro, sulla questione ha interesse diretto, concreto ed attuale», la società non può sottrarsi a tale obbligo. «I problemi», dice, «vanno risolti una volta per tutte. Deve esserci un tempestivo intervento di messa in sicurezza dell’intero complesso, evitando piccoli interventi di “facciata”, che possono anche fruttare qualcosa ai fini pubblicitari, ma non risolvono affatto il problema della percezione di sicurezza degli abitanti che ogni giorno vi devono dormire ed abitare, con le fogne così come sono».
Matteo Del Nobile