Chieti, il Comune sposta l’autovelox delle multe 

Spunta un atto della polizia municipale: «È necessario e urgente cambiare posto al Velocar». I lavori costeranno 13mila euro

CHIETI. È «necessario e urgente» spostare l’autovelox di Brecciarola. Sarà trasferito l’impianto per il rilevamento della velocità sulla Tiburtina nei pressi dell’ingresso dell’Asse attrezzato. Non si sa ancora quando ma lo «spostamento» è stato già deciso. Lo prevede un atto riservato firmato dalla dirigente della polizia municipale Donatella Di Giovanni e dal vice comandante Fabio Primiterra. Un documento di 4 pagine in cui si dice che «per ragioni di carattere tecnico» l’apparecchiatura sarà installata «in altro sito comunque ricadente nella tratta della strada statale Tiburtina Valeria autorizzata dalla prefettura di Chieti». Di preciso non si sa dove sarà installato il Velocar ma di certo sarà spostato di pochi chilometri e sempre in direzione Manoppello-Chieti. Altra certezza è che i lavori non saranno gratis: la determina del Comune parla di un impegno di spesa di oltre 13 mila euro (Iva compresa). Sarà la ditta Cross Control di Acquaviva Picena a trasferire il Velocar. Ma lo spostamento non sarà immediato: il Comune è ancora in attesa di ricevere il permesso dell’Anas e potrebbe volerci anche più di un mese.
A oltre un anno dall’entrata in funzione, l’autovelox di Brecciarola fa registrare ancora una media di circa 50 multe al giorno. Una gallina dalle uova d’oro per il Comune che, finora, ha vinto tutti i ricorsi presentati dai multati. Ora, però, arriva la decisione di cambiare posto all’autovelox. Secondo gli atti interni del Comune, la decisione della polizia municipale di spostare il Velocar è solo «di carattere tecnico»: non c’entrerebbero, quindi, le polemiche politiche.
Domani, però, si parlerà dell’autovelox in consiglio comunale quando in aula arriverà un ordine del giorno del M5S che denuncia l’«illegittimità» delle multe e ne chiede l’azzeramento a causa di una presunta collocazione sbagliata dell’impianto: per il M5S, un autovelox con la contestazione ritardata delle contravvenzioni sarebbe fuorilegge su quel tratto che, a detta dei grillini, non potrebbe essere qualificato come strada urbana di scorrimento (categoria D del codice della strada). Anche Giustizia sociale, con una presa di posizione del consigliere Bruno Di Paolo, aveva contestato il posizionamento: per Di Paolo, secondo un decreto prefettizio, il lato corretto sarebbe quello opposto.