Chieti: in salvo l'escursionista nel canyon, maxi operazione di 26 ore / VIDEO

I soccorsi nella forra dell'Avello nel Parco nazionale della Maiella: due erano già stati già tirati fuori dopo che avevano trascorso la notte al freddo, il terzo è stato recuperato ferito sotto una parete di 400 metri. Impiegati 90 uomini  arrivati anch da fuori regione

CHIETI. Si sono concluse ieri notte (domenica 12 maggio), dopo 26 ore, le operazioni di soccorso e recupero dell'escursionista rimasto ferito da sabato 11 maggio nel canyon dell'Avello, nel Parco nazionale della Maiella, nel comune di Pennapiedimonte (Ch).

Squadre di tecnici specializzate nel soccorso in forra, medici e infermieri, tutti del Soccorso Alpino e Speleologico, lo avevano raggiunto all'interno di una gola profonda, alle 10 di ieri mattina e quindi stabilizzato e assistito lungo tutto il percorso. Una lunga operazione condotta in un ambiente impervio, con pareti rocciose verticali di circa 400 metri, con la nebbia fitta e l’innalzarsi del livello dell’acqua, che hanno reso le condizioni particolarmente complesse. Tecnici predisposti per la vedetta a monte hanno vagliato la portata d’acqua del fiume Avello, aumentata sensibilmente per le piogge delle ultime ventiquattro ore. Alla fine sono stati circa 90 gli uomini impegnati nella maxi operazione fra squadre del Soccorso alpino e speleologico (Cnsas) di Abruzzo, Marche, Umbria, Puglia e Molise, carabinieri forestali, personale del 118, Anpas, Protezione civile e vigili del fuoco.

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Giù nella forra, il Soccorso alpino salva gli escursionisti
Le immagini delle operazioni di soccorso del Cnsas nel Parco nazionale della Maiella

L'escursionista era rimasto ferito nella forra (un canyon percorso dall'acqua) dell'Avello sabato 11 maggio. In 5 erano partiti da Roma, equipaggiati con mute e caschi, per attraversare la forra di Selvaromana. Durante il percorso, molto probabilmente, hanno perso l'orientamento e si sono ritrovati nella forra dell'Avello, dove scorre un corrente, nel territorio del Comune di Pennapiedimonte. Uno degli escursionisti si è ferito ad una gamba, probabilmente ha riportato una frattura. Non avendo notizie del gruppo, i familiari hanno lanciato l'allarme al Soccorso alpino dell'Abruzzo, che ha inviato tecnici, la squadra forre e la squadra alpini per capire quale fosse la situazione poiché non c'erano contatti. Due degli escursionisti, intorno alle 2 della notte, sono riusciti ad uscire dalla forra e sono stati subito recuperati dai soccorritori: entrambi sono in buone condizioni di salute. Gli altri due sono rimasti tutta la notte con il ferito. Nel tardo pomeriggio di sabato uno dei compagni è arrivato, esausto, al campo base. I soccorritori - che si sono attivati alle 21 di sabato ed hanno lavorato per tutta la notte - hanno bloccato il ferito su una speciale barella (sul posto ci sono anche un medico ed un escursionista rianimatore) e sono impegnati a cercare di fargli risalire i 400 metri di roccia.