Chieti, infermiere aggredite in ospedale

Un 51enne pretende di essere visitato e si scaglia contro il personale. Fermato da un altro paziente, ora è ricoverato a Lanciano. Intervengono gli Ordini professionali: più sicurezza

CHIETI. È arrivato in piena notte, stravolto come sempre. Al Pronto soccorso del Santissima Annunziata ci era andato decine e decine di volte, in preda a malori veri o presunti. In cerca soprattutto di un ricovero e di persone che si prendessero cura di lui. Qualcosa da mangiare, un letto in Osservazione breve e poi le dimissioni. Ma questa volta S.P., cinquantunenne di Pianella, perde le staffe e aggredisce due infermiere: una la scaraventa a terra rompendole le costole e l’altra la strattona sino a che non arriva uno dei pazienti in attesa che mette fine alla violenta crisi di nervi.


È successo nella notte tra mercoledì e giovedì. Il cinquantunenne, con problemi di droga e di alcol oltre che psichiatrici, era andato prima al Pronto soccorso di Pescara, dove però non aveva ricevuto le prestazioni che lui riteneva di dover avere. Il medico psichiatra ha deciso di sottoporre il cinquantunenne a un trattamento sanitario obbligatorio e l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Lanciano in ambulanza.
Proprio perché molto conosciuto, anche se non aveva mai mostrato un lato violento, il primario del Pronto soccorso, Antonio Iacovella, si era già personalmente interessato del caso dell’uomo di Pianella, scrivendo agli organi competenti, compreso il Sert (il Servizio per le tossicodipendenza), perché si trovasse una soluzione per quest’uomo altrimenti abbandonato da tutti. Al suo interessamento, però, non c’è stato riscontro.

A seguto delle aggressioni, gli Ordini degli infermieri e dei medici chiedono insieme immediate azioni a tutela dei professionisti sanitari: L'Ordine dei medici della provincia di Chieti non hanno intenzione di lasciare solo alcun collega. Infermieri e medici non sono e non devono diventare bersagli sui quali riversare rabbia e frustrazione causate da inefficienze del sistema. Gli operatori sanitari, in particolare gli infermieri e i medici, sono professionisti alleati dei cittadini e devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare in sicurezza e tranquillità". ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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