Chieti, un giovane su quattro trovato con l’hashish

Controlli alla Villa Comunale, dosi di marijuana in un calzino nascosto in un’aiuola appartata

CHIETI. La droga era nascosta in un calzino. Conteneva 24 dosi di marijuana ed era stato sistemato in mezzo a un’aiuola alla villa comunale. Lo hanno ritrovato sabato notte carabinieri e polizia locale nel corso di un’operazione contro la diffusione di droga tra i giovani durante la quale sono state perquisite 30 persone e 8 sono state segnalate alla prefettura come assuntori, avendo con sé dosi minime di marijuana e hashish.
Da tempo giravano voci secondo cui nei luoghi più appartati della villa, tra i giovani, circolassero sostanze stupefacenti. Le voci sono arrivate anche alle orecchie dei carabinieri e della polizia locale e sabato notte, dalle ore 21 alle 23, è scattata un’operazione congiunta a guida tutta femminile. Alla testa di una pattuglia dei carabinieri c’era infatti la tenente Maria Di Lena, a guidare quella dei vigili urbani c’era la comandante Donatella Di Giovanni. Entrambe rigorosamente in borghese. Così come erano in borghese i due carabinieri e i due agenti di polizia locale che le seguivano. Insieme a loro anche l’unità cinofila dell’Arma, vale a dire il cane lupo Nocs, con il suo conduttore. Il fiuto del pastore tedesco non ha fallito: tra le 30 persone controllate, 8 avevano marijuana e hashish. Tutti sono stati trovati con meno di un grammo a testa, ovvero con dosi al di sotto del limite del consumo personale, tali da evitare denunce o arresti. Ben nascosto in un’aiuola è stato trovato invece il calzino con dentro 24 dosi di marijuana, per un peso complessivo di poco più di 30 grammi. Una dose, di poco più di un grammo, viene a costare circa 20 euro. Tutto il calzino avrebbe dunque fruttato circa 500 euro. La calza era maschile, di spugna, di colore bianco, di tipo sportivo. Era stata sistemata in modo che non si vedesse nella zona che si trova dietro il monumento ai caduti, vicino al laghetto e al parco giochi, dove c’è uno spazio circolare delimitato da panchine in marmo.
Secondo le forze dell’ordine il modus operandi prevedeva che la droga da vendere, già precedentemente suddivisa in dosi, venisse nascosta in un involucro, in questo caso il calzino da sport, e sistemata in qualche posto ritenuto abbastanza sicuro. Il proprietario, intanto, poteva starsene tranquillamente in giro, magari avvicinando ragazzi per chiedere se volevano “qualcosa da fumare”. Chi accettava, pagava prima i 20 euro, e poi il proprietario tornava nel luogo lontano da occhi indiscreti, prendeva la dose, la consegnava all’acquirente e se ne tornava a fare due chiacchiere con gli amici. Questa volta, però, gli è andata male. Anche se comunque non si è riusciti a risalire alla sua identità. Le otto persone fermate e segnalate come assuntori sono tutti ragazzi, con la sola eccezione di un quarantanovenne definito «solo di passaggio» dalle forze dell’ordine. Gli altri hanno invece un’età compresa tra i 20 e i 31 anni. Sono tutti maschi, residenti a Chieti e nei paesi vicini.
«Ci sono arrivate segnalazioni circa uno smercio abbastanza cospicuo di droga alla villa comunale», ha detto il tenente Di Lena, «e per questo siamo intervenuti. E probabilmente non sarà l’ultima volta». La comandante della polizia locale, invece, si era accorta da sola che c’era qualcosa che non andava alla villa comunale. A passeggio con il suo cane Pavel, ogni volta che passava nei pressi di quella zona della villa comunale, aveva notato che l’animale aveva un comportamento strano. E così si è insospettita. Riferiti i suoi sospetti ai carabinieri, si è deciso di agire congiuntamente.
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