Chieti, vendono l'appartamento in affitto e riciclano i soldi al casinò: sei arresti per truffa

Tre sono ai domiciliari e altri quattro risultano indagati nell'operazione della Guardia di finanza battezzata "Fantomas". Documenti falsi per dimostrare la proprietà della casa

CHIETI. Avevano affittato un appartamento a Roma, tramite documenti falsi avevano finto di esserne i proprietari e lo avevano venduto. E, per coprire qualsiasi traccia della truffa, avevano riciclato i soldi convertendoli in fiche di due noti casinò, Venezia e Nuova Gorica, dove avevano aperto due conti-gioco da 200mila euro ciascuno. Infine, ritirate le fiche, le avevano cedute in nero a un complice, che era andato ad incassare i soldi come se fossero provento di una vincita. Ma alla fine, nonostante il piano davvero ben congegnato, la Guardia di finanza teatina ha scoperto tutto. Per truffa, riciclaggio e autoriciclaggio sono state arrestate sei persone (delle quali tre ai domiciliari) e indagate altre quattro. Tranne due, gli altri sono tutti abruzzesi residenti tra Chieti, Francavilla al Mare e Pescara. A gestire la truffa erano in particolare due francavillesi già finiti nei guai per reati simili. L’operazione (chiamata "Fantomas" perché i protagonisti sembravano quasi fantasmi) è stata portata a termine dal Nucleo di Polizia tributaria e dai finanzieri della Sezione di polizia giudiziaria di Chieti. A coordinare l'inchiesta l sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani. (a.i.)

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