Chieti, violenza sui bambini: l'allenatore resta ai domiciliari

Il Tribunale respinge la richiesta di libertà malgrado il parere positivo del pm

CHIETI. Resta agli arresti domiciliari Riccardo Furgiuele, il 52enne di origini venezuelane, ex agente di commercio ed ex allenatore di una squadra di baseball teatina, sotto processo a Chieti per violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di nove bambini di età compresa fra 8 e 13 anni, Secondo l'accusa, approfittando del suo ruolo di allenatore al quale i bambini erano affidati per la pratica sportiva, avrebbe abusato di loro in diverse circostanze e luoghi.

Il Tribunale di Chieti ha rigettato la richiesta presentata dal difensore dell'uomo, l'avvocato Luigi Antonangeli, nel corso dell'udienza che si è celebrata lo scorso 23 ottobre durante la quale erano stati sentiti diversi testimoni dell'accusa e delle parti civili.

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Il pm Giuseppe Falasca aveva dato parere favorevole a una misura alternativa a condizione che per l'imputato fosse disposto il divieto di avvicinarsi alle vittime e ai luoghi che frequentano. Già nell'udienza di ammissione delle prove, il 25 settembre, il legale aveva chiesto la remissione in libertà o una misura anche restrittiva che permettesse al suo assistito di lavorare per provvedere alle esigenze di sostentamento. Anche in quel caso l'istanza era stata rigettata.